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Ance: “In Italia più di 270 opere bloccate per 21 mld”

Bianchi: "Snellire procedure e sbloccare investimenti"

Pubblicato:19-07-2018 13:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:23

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ROMA – Oltre 21 miliardi di euro di opere bloccate e 270 casi segnalati su tutto il territorio nazionale. Tradotto: 330mila posti di lavoro in meno e 75 miliardi di euro di mancate ricadute sull’economia. È il bilancio dei primi tre mesi di Sbloccacantieri.it, il sito a cura dell’Ance attraverso cui segnalare opere incompiute, ferme o rallentate, da oggi on line con una nuova veste grafica. Secondo i dati illustrati oggi dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) e dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) durante un convegno nella sede romana dell’Ance, e’ la scuola a farne maggiormente le spese: il 30% dei casi segnalati infatti sono opere di manutenzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Seguono le opere di gestione delle acque con il 29% delle segnalazioni quasi tutte provenienti dal Mezzogiorno. E ancora, al terzo posto con il 15% delle segnalazioni, gli interventi per la viabilita’ che riguardano la messa in sicurezza, manutenzione e realizzazione di strade statali, provinciali e comunali. Sono molti i casi portati come esempio dalle associazioni dei costruttori e dei Comuni: si va dai 21 interventi sulle scuole danneggiate dal sisma nel Centro Italia, fermi o bloccati nonostante fosse prevista la riapertura per l’anno scolastico 2017/18, alle 28 opere di depurazione delle acque in Sicilia, fino al collegamento autostradale Campogliano-Sassuolo o alla superstrada Grosseto-Fano due mari, ancora incompleta dopo 60 anni.

E ancora il progetto del Sarno, finanziato con 220 milioni ma ancora fermo, e il nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria abbandonato al degrado nonostante l’intervento sia stato riappaltato lo scorso anno.
Questi dati- ha detto il vicepresidente dell’Ance, Edoardo Bianchi- e’ la dimostrazione che ci sono tantissime opere di piccolo importo ma vitali per la salvaguardia del territorio che restano ferme senza spiegazione. Non si tratta di opere incompiute ma che ancora non riescono a decollare. Noi chiediamo che queste opere siano sbloccate con un pacchetto normativo molto piu’ snello. A volte, la complessita’ delle leggi e delle norme, invece che combattere la corruzione rischia di favorire l’opacita’”. Sulla stessa lunghezza anche il delegato dell’Anci nonche’ sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, secondo cui lo snellimento delle procedure “consentirebbe ai Comuni di poter sbloccare gli investimenti da cui dipende lo sviluppo delle citta’ e in particolare delle periferie”. Si tratta di opere “necessarie che consentirebbero al Paese di recuperare in termini di impiego e di crescita”.


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