Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – “Sulla strage di via D’Amelio, lo Stato chiede scusa ma continua, senza sosta, a lottare per la verità“. Lo scrive su facebook Alfonso Bonafede, ministro della giustizia.
“Le palesi negligenze di coloro che non riuscirono a proteggere Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta- aggiunge-, tutte le ombre che stanno emergendo nelle varie indagini e nei processi, il fatto stesso che dopo 26 anni non sappiamo ancora la verità, sono tutti elementi gravissimi che impongono allo Stato di chiedere SCUSA ai familiari di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta e a tutto il popolo italiano. La ferita, a distanza di 26 anni, ancora sanguina”.
Ma, al tempo stesso, prosegue, “lo Stato deve essere fiero e orgoglioso dell’impegno di magistrati, delle forze dell’ordine, delle associazioni e di tutti quei cittadini che hanno lottato e si sono battuti per la ricerca della verità. Non è ancora finita; siamo chiamati ancora a lottare, nello spirito e nella memoria dei servitori dello Stato morti 26 anni fa: come diceva Calamandrei, a proposito dei morti per la resistenza, ‘dipende da noi farli vivere o farli morire per sempre'”.
Leggi anche: Borsellino, Mattarella: “Non smettere di cercare verita’ su strage”
Leggi anche:
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it