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Borsellino, Bonafede: “Su strage via D’Amelio lo Stato chiede scusa”

"Dopo 26 anni non sappiamo ancora la verità" dice il ministro della Giustizia e questo impone delle scuse

Pubblicato:19-07-2018 12:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:23
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ROMA – “Sulla strage di via D’Amelio, lo Stato chiede scusa ma continua, senza sosta, a lottare per la verità“. Lo scrive su facebook Alfonso Bonafede, ministro della giustizia.

“Le palesi negligenze di coloro che non riuscirono a proteggere Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta- aggiunge-, tutte le ombre che stanno emergendo nelle varie indagini e nei processi, il fatto stesso che dopo 26 anni non sappiamo ancora la verità, sono tutti elementi gravissimi che impongono allo Stato di chiedere SCUSA ai familiari di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta e a tutto il popolo italiano. La ferita, a distanza di 26 anni, ancora sanguina”.

Ma, al tempo stesso, prosegue, “lo Stato deve essere fiero e orgoglioso dell’impegno di magistrati, delle forze dell’ordine, delle associazioni e di tutti quei cittadini che hanno lottato e si sono battuti per la ricerca della verità. Non è ancora finita; siamo chiamati ancora a lottare, nello spirito e nella memoria dei servitori dello Stato morti 26 anni fa: come diceva Calamandrei, a proposito dei morti per la resistenza, ‘dipende da noi farli vivere o farli morire per sempre'”.


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