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Strage di via d’Amelio, Grasso: “Uniti contro i rigurgiti della Mafia”

Pietro Grasso, presidente del Senato e giudice a latere nel Maxiprocesso contro Cosa Nostra, ricorda Paolo Borsellino

Pubblicato:19-07-2017 08:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:32

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ROMA – “Nel nome di Borsellino, e in quello di tutti i caduti innocenti per mano mafiosa, abbiamo in questi 25 anni ottenuto molti successi nel contrasto alla criminalità organizzata: abbiamo sconfitto la ‘cosa nostra’ violenta, sanguinaria e stragista, ma non ancora quella capace di mutar pelle, di sparire dai radar dell’opinione pubblica e di infiltrarsi a tutti i livelli nella società, nella politica e nella Pubblica Amministrazione”. Lo dice il presidente del Senato, Pietro Grasso, in apertura di seduta.

“Non sono mancati momenti nei quali la mafia ha tentato dei colpi di coda che ne dimostrano più la debolezza che la forza- aggiunge-: penso, ad esempio, ai recenti atti di vandalismo inferti alle statue di due grandi uomini dello Stato, Giovanni Falcone e Rosario Livatino”.


“È proprio dinanzi a questi rigurgiti e alle immagini che ci ricordano l’inferno di Via D’Amelio, i corpi dilaniati- sottolinea-, che dobbiamo rinnovare la promessa di impegnarci per perseguire ideali di verità e di giustizia e per continuare l’opera di contrasto ad ogni manifestazione mafiosa, con uno slancio etico che superi ogni indifferenza e rassegnazione e l’alibi del non sapere. C’è ancora molto da fare e, come membri di questa Assemblea rappresentativa, abbiamo il compito di essere all’altezza di una così decisiva sfida per il nostro Paese e per il suo futuro”.

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