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Etiopia, Amref e ActionAid contro gli effetti di El Nino

ROMA  - "Un gigante dai piedi d'argilla".

Pubblicato:19-07-2016 11:46
Ultimo aggiornamento:19-07-2016 11:46

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ROMA  – “Un gigante dai piedi d’argilla”. Cosi’ Amref definisce l’Etiopia, un Paese in cui negli ultimi dieci anni il Pil ha superato il 10%, ma che presenta “enormi problemi strutturali”, come le carestie cicliche.

A inasprire tali problemi sono intervenuti anche gli effetti del cambiamento climatico, che hanno reso El Nino quest’anno particolarmente piu’ dannoso: la siccita’ – che in tutto il mondo ha costretto 60 milioni di persone a uno stato di insicurezza alimentare, 40 delle quali solo nell’Africa orientale e meridionale – ha colpito l’Etiopia con particolare durezza, con un’assenza di piogge che non si vedeva dal almeno 30 anni e 10 milioni di persone rimaste senza cibo. A riportare all’attenzione dei media questi dati e’ un comunicato di Amref Health Africa.


Accanto alla siccita’, anche “un ulteriore mutamento del clima, che si e’ abbattuto sul Paese con piogge devastanti, iniziate in marzo. Gli allagamenti associati hanno spinto 237.000 persone a lasciare le loro case. Sono soprattutto giovani. Queste migrazioni forzate creano problemi di accoglienza nelle citta’ e minacciano il successo dei programmi nelle zone colpite”, sottolinea ancora la Ong, che prosegue il suo triste elenco: “il caldo torrido di El Nino prima e le piogge torrenziali poi hanno inoltre causato la morte di migliaia di capi di bestiame – 400 mila solo nella zona Nord del Paese – e consegnato all’Etiopia migliaia di ettari di terreno incoltivabile. L’emergenza ha colpito in particolare le regioni dell’Afar, dell’Ogaden, del Tigray orientale, dell’Oromiya, i bassipiani intorno alla Rift Valley e l’Amhara Orientale”.

Il governo di Addis Abeba ha pertanto stimato la necessita’ di 1,5 miliardi di dollari per rispondere all’emergenza umanitaria innescata da questi disastri, e come aggiunge ancora Amref, 703 milioni servono “per i bisogni immediati”. Per rispondere a questa crisi Amref, in collaborazione con ActionAid, stanno mettendo in atto un programma di aiuti all’emergenza ma anche di attivita’ preventive, “per reagire a squilibri futuri”, nel nord del Paese. “In questi luoghi, Amref Health Africa si concentrera’ sulla creazione di tutte le infrastrutture idriche funzionali alla gestione dell’acqua e si dedichera’ anche alla formazione delle comunita’ sulla gestione e manutenzione degli impianti, nonche’ sulla prevenzione delle malattie legate all’acqua”, spiega l’ong nella nota. ActionAid invece “si occupera’ del supporto alle attivita’ agricole e generatrici di reddito intorno all’acqua e indirizzate alla tutela ambientale”, rafforzando le conoscenze delle comunita’ ” in merito alle tecniche di coltivazione piu’ efficaci”. “L’Etiopia e’ una priorita’ nel quadro degli interventi della cooperazione italiana, perche’ questa terra ha la possibilita’ di coltivare e far crescere le capacita’ del suo popolo- ha detto Letizia Ginevra, Direttrice dell’Ufficio della Cooperazione italiana allo Sviluppo di Addis Abeba- L’empowerment delle popolazioni locali e il potenziamento delle loro abilita’ genera uno sviluppo sostenibile. Lo sviluppo delle comunita’ locali e’ la risposta alla migrazione. Riuscire a mitigare gli effetti di siccita’ e carestia prima e delle alluvioni incontrollate attraverso un intervento di food protection e gestione delle risorse idriche permettera’ di affrontare le conseguenze dell’emergenza” ha concluso.

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