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Arriva Calendaria 2021, dedicato a 60 donne che hanno costruito l’Europa

L'obiettivo del progetto è rendere "visibile, ogni giorno, il ruolo attivo che le donne hanno svolto in tutti i Paesi dell'Ue"

Pubblicato:19-06-2020 16:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:31

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https://vimeo.com/430765360

ROMA – Guardare e far guardare alle donne che hanno costruito la società europea. È l’obiettivo di Calendaria 2021, l’iniziativa che Toponomastica femminile (Tf) lancerà “la prossima settimana con una campagna di crowdfunding”, per realizzare “un calendario trilingue (italiano, francese, inglese) tutto dedicato alle donne meritevoli dell’Unione Europea, due a settimana per ognuno dei 27 Paesi membri (tre per i Paesi fondatori)”, che sarà edito da Matilda editrice e distribuito in scuole, università, biblioteche, centri di cultura e sedi diplomatiche “affinché sia visibile, ogni giorno, il ruolo attivo che le donne hanno svolto in tutti i Paesi dell’Ue”.

A parlarne all’agenzia di stampa Dire è Maria Pia Ercolini, presidente dell’associazione nata nel 2014 da un gruppo Facebook creato nel 2012, che, dopo aver realizzato un censimento nazionale delle strade intitolate alle donne, porta avanti iniziative rivolte alle scuole e ai Comuni per sensibilizzare sui temi della parità e lavorare per ridurre il divario di genere che grava sulle targhe delle nostre città, anche attraverso iniziative specifiche, volte a valorizzare un tema come in questo caso.


“Durante il lockdown, in un momento in cui l’Europa è tanto discussa- racconta Ercolini- abbiamo deciso che bisognava innanzitutto guardare al futuro pensando al 2021 e poi guardare alle donne che hanno costruito la società europea”. Così l’8 giugno sono partite le lettere a Comuni, istituzioni e associazioni, per promuovere il progetto che prevede: la stampa di un calendario da parete (formato 30×30; aperto 60×30) dedicato a 60 donne Ue che “hanno lasciato il segno in diversi campi”; pubblicazioni biografiche digitali pubblicate in italiano sulla testata giornalistica online dell’associazione ‘Vitamine vaganti’, illustrato da riconoscimenti e intitolazioni; un abstract in altre lingue che sarà pubblicato sul sito www.toponomasticafemminile.com; sensibilizzazione nelle scuole per la conoscenza delle donne menzionate e nelle istituzioni per una loro intitolazione di spazi pubblici.
C’è aprile, con la partigiana, agrobiologa e politica bulgara Elena Lagadinova, la scienziata matematica ungherese Rozsa Peter e l’astronoma slovacca L’udmila Pajdusakova, e c’è settembre, con la scrittrice ed esploratrice austriaca Ida Laura Pfeiffer e la ciclista belga Helene Dutrieu.

I loro volti, disegnati e colorati, daranno visibilità quotidiana alle donne proprio in questo momento difficile in cui “stanno pagando le conseguenze della pandemia ricevendo nuovi carichi di lavoro familiare che si sommano a quelli lavorativi- si legge sulla lettera inviata da Tf- Ricordarne la costante presenza aiuterà ad alimentarne l’autostima e la forza, necessaria a credere ancora e a voler rinfittire le maglie di una rete sociale che appare a volte slabbrata. Rendere evidente, ogni giorno dell’anno, in ogni contesto, a partire dalle giovani generazioni, il contributo femminile argina e riduce stereotipi di genere, pregiudizi e comportamenti sociali discriminatori”.

“Il messaggio è: parliamo di un’Europa paritaria, tiriamo fuori il ruolo delle donne, pensiamo a queste donne che in tutte le forme culturali hanno prodotto all’interno dell’Europa, e diciamo anche che ridiamo valore alle altre lingue che non sono considerate veicolari”, sottolinea Ercolini, che racconta dell’entusiasmo che il progetto sta ricevendo dalle regioni del Sud. “Proprio oggi mi è arrivata la comunicazione da parte di un Comune che ha fatto una delibera per l’acquisto di diverse copie del calendario. Si tratta di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi- fa sapere la presidente di Tf- lo distribuiremo nelle scuole e soprattutto nelle classi seconde medie in cui si studia l’Europa”. Ma non è mancato l’interessamento anche da parte dei Comuni di Noto e Avola, in Sicilia, e di Oristano in Sardegna. “Questa cosa mi ha molto colpita perché si chiede l’acquisto di calendari. Questo Sud così povero e bisfrattato- conclude Ercolini- raccoglie i valori”.

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