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Sondaggio Dire-Tecnè: aumenta consenso Fdi, stabile Lega. Cresce fiducia nel governo

Giorgia Meloni continua a crescere e allunga il vantaggio sul M5s come terzo partito

Pubblicato:19-06-2020 14:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:31

giorgia meloni
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ROMA – Passi avanti di Fratelli d’Italia nel consenso degli italiani ai partiti. E’ Giorgia Meloni a guadagnare maggiormente negli ultimi sette giorni, un incremento che le permette di allungare il vantaggio sul M5s come terzo partito. Stabile la Lega al primo posto, poi piccola flessione per il Pd. E’ quanto emerge dal sondaggio di Monitor Italia, nato dalla collaborazione tra Agenzia Dire e Istituto Tecne’, con interviste effettuate il 18 e 19 giugno. Matteo Salvini rimane al comando con 25,9%, come una settimana fa e guadagna qualcosa sul Pd (-0,1%), ora al 19,7%.

PER ITALIANI LAVORO E CRISI I PRIMI PROBLEMI

Secondo gli italiani è il lavoro il principale problema nel nostro Paese e a pensarlo è un numero sempre più elevato di persone. Tasse troppo alte, pensione e stipendi bassi invece calano tra i crucci dei nostri connazionali. E’ quanto emerge dal sondaggio di Monitor Italia, nato dalla collaborazione tra Agenzia Dire e Istituto Tecne’, con interviste effettuate il 18 e 19 giugno. Il lavoro è oggi il principale problema per il 92% degli italiani (68% nel 2018, 72% nel 2019), nella classifica precede la crisi economica che attualmente preoccupa il 53% degli intervistati (33% due anni fa, 28% anno scorso). Al terzo posto le tasse (41%), che però in passato preoccupavano di più (52% nel 2018, 29% nel 2019). Al quarto posto, insieme al tema delle pensioni e degli stipendi bassi, si inserisce la nuova paura degli italiani, i rischi di salute causa covid, timore per il 33% degli italiani. Stabile nel corso degli anni l’inefficienza della giustizia (6%) mentre calano i timori sull’inefficienza della PA (due anni fa 18%, oggi 6%). Percentuli simili nel corso degli ultimi anni anche per assistenza sociale, sanità e inefficienza banche mentre temi come sicurezza personale (1%) e immigrazione clandestina (1%) scendono di posto tra le preoccupazioni degli italiani. Solo due anni fa si attestavano rispettivamente su 12% e 18%.

PER 59,1% OCCUPAZIONE NON SARÀ COME PRE-COVID

Più della metà degli italiani non crede che, terminata l’emergenza Covid, l’occupazione tornerà ai livelli precedenti. Il 59,1% non pensa che sia possibile tornare alla situazione pre-coronavirus mentre il 31,6% si dice più fiducioso. Senza opinione il 9,3%. E’ quanto emerge dal sondaggio di Monitor Italia, nato dalla collaborazione tra Agenzia Dire e Istituto Tecne’, con interviste effettuate il 18 e 19 giugno.


Fratelli d’Italia è il partito che cresce maggiormente (+0,4%) e si attesta al 15,9%. Calo del M5S (-0,3%), ora al 14,5%. Impercettibili cambiamenti per Forza Italia (-0,1%) all’8,3%, Italia Viva (+0,1%) al 3%, Azione (-0,2%) al 2,8%, La Sinistra (-0,1%) al 2,5%. I Verdi sono il partito che cresce maggiormente dopo Fratelli d’Italia: +0,3% e ora al 2%. Chiude +Europa con 1,6% (-0,2%).

28,7% ITALIANI HA FIDUCIA NEL GOVERNO

Aumenta negli ultimi sette giorni la fiducia nei confronti del governo Conte-bis, anche se rimane più elevata la fetta di coloro che non si fidano ancora del governo giallorosso. E’ quanto emerge dal sondaggio di Monitor Italia, nato dalla collaborazione tra Agenzia Dire e Istituto Tecne’, con interviste effettuate il 18 e 19 giugno.

Sette giorni fa l’esecutivo aveva il placet del 28,4% degli italiani, oggi la percentuale si attesta al 28,7%. Viceversa, coloro che non avevano fiducia erano il 67% ma il -0,5% dell’ultima settimana riporta il dato a 66,5%. Più o meno stabili gli indecisi, oggi al 4,8% (-0,2%). Dopo una continua flessione che aveva seguito la fine del lockdown e conseguentemente un calo nella fiducia nei confronti dell’esecutivo, oggi il Conte 2 torna dunque ad incrementare il proprio consenso con percentuali simili a quelle di inizio marzo quando il Paese si preparava a chiudere le attività lavorative causa covid.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


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