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ROMA – I detenuti e gli emigrati devono poter partecipare alle elezioni: lo ha stabilito l’Alta corte dell’Uganda, accogliendo questa settimana una richiesta presentata dall’avvocato Stephen Kalali due anni fa. Secondo il legale, escludere i due gruppi di persone costituisce una violazione dei loro diritti fondamentali
La Commissione elettorale di Kampala aveva fatto sapere che non c’erano basi giuridiche per garantire a detenuti ed emigrati il diritto al voto o la possibilità di candidarsi. In Uganda sono previste elezioni nel 2021. Manifestazioni e comizi restano per ora vietati a causa della pandemia di nuovo coronavirus. A guidare il Paese è dal 1986 Yoweri Museveni, che ha già manifestato l’intenzione di candidarsi ancora.
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