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Egitto, la Turchia prega per Morsi ed Erdogan accusa: “Ue ipocrita”

Alle cerimonie, come documentano fotografie rilanciate dal 'Daily Sabah' e da altri quotidiani nazionali, hanno partecipato ieri migliaia di persone.

Pubblicato:19-06-2019 15:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:25

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ANKARA – Da Ankara a Istanbul, da Bursa a Smirne, in Turchia migliaia di persone hanno partecipato alle preghiere funebri convocate dal Diyanet, il direttorato per gli Affari religiosi, per commemorare l’ex presidente egiziano Mohammed Morsi.
Alle cerimonie, come documentano fotografie rilanciate dal ‘Daily Sabah’ e da altri quotidiani nazionali, hanno partecipato ieri migliaia di persone.
A pregare a Istanbul c’era anche il presidente Recep Tayyip Erdogan, che dopo la notizia del decesso di Morsi a seguito di un malore in tribunale lo aveva definito “un martire”. Il capo di Stato turco, sostenitore insieme con il suo partito islamista del governo dei Fratelli musulmani al potere al Cairo tra il 2012 e il 2013, ha denunciato “l’ipocrisia” dei Paesi occidentali.
“Restano in silenzio di fronte alle esecuzioni di Al-Sisi” ha detto Erdogan. “Gli Stati dell’Unione Europea vietano la pena di more ma accettano di incontrare un assassino in Egitto”.
Ad Ankara le preghiere si sono svolte anche in strada, in centro citta’. Centinaia di persone hanno bloccato il traffico in prossimita’ della sede dell’ambasciata egiziana. Presenti anche dirigenti dei Fratelli musulmani riparati ad Ankara dopo il golpe militare che nel 2013 aveva rovesciato Morsi.
A Istanbul, nel 2018, si erano tenuti i festeggiamenti per celebrare i 90 anni della nascita dell’organizzazione dei Fratelli musulmani. Piu’ volte, dirigenti turchi sono stati fotografati mentre facevano il segno della “rabaa”, quattro dita della mano aperte e il pollice piegato, per ricordare il massacro compiuto dai militari al Cairo nel 2013 presso la moschea di Rabaa al-Adawiyya dove si erano asserragliati i sostenitori di Morsi.
Ancora di recente Erdogan ha definito la detenzione dell’ex presidente “inumana” ed equivalente a “una condanna a morte”. Di Al-Sisi poi ha detto: “Non incontrerei mai uno come lui”.
Secondo il portale di informazione ‘Al-Monitor’, pero’, il fatto che Erdogan non si sia mai recato in Egitto dopo la destituzione di Morsi non ha condizionato in negativo i rapporti economici bilaterali. A supportarli contribuirebbe un trattato di libero commercio in scadenza nel 2020: nell’ultimo anno le esportazioni turche verso il Cairo avrebbero raggiunto un livello record, oltre tre miliardi di dollari, con un incremento del 29,4 per cento rispetto al 2017.

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