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Ue, Conte: “Determinati ad evitare procedura. Niente scorciatoie”

Lo ha spiegato il premier parlando con i giornalisti a margine di un incontro con i cittadini di Napoli est

Pubblicato:19-06-2019 06:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:25
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NAPOLI – La lettera di Giuseppe Conte all’Unione europea conterrà “un messaggio politico”. Lo ha spiegato il premier parlando con i giornalisti a margine di un incontro con i cittadini di Napoli est. 

“La parte tecnica – ha aggiunto Conte – è affidata al ministro Tria mentre il messaggio politico riguarda il fatto che siamo all’avvio di una nuova legislatura europea e questo governo vuole dare un contributo. Noi – ha aggiunto il premier – siamo in Europa ma riteniamo che in alcune declinazioni e iniziative assunte si sia perso di vista l’obiettivo della crescita, non solo economica ma nel segno dello sviluppo sostenibile. Per questo vogliamo dare un contributo per garantire ai popoli europei prospettive di crescita. Altrimenti – ha concluso – l’Europa sarà sempre vista con maggiore disaffezione”.

DETERMINATI A EVITARE PROCEDURA, CONVINTI NOSTRE POLITICHE

“Quanto al tema della procedura d’infrazione, ho avuto modo di affermare, anche pubblicamente, che siamo tutti determinati ad evitarla ma anche che siamo ben convinti della nostra politica economica- dice il premier Giuseppe Conte, riferendo in aula alla Camera- Su queste basi, intendiamo mantenere un dialogo costruttivo con l’Unione Europea, e questa nostra determinazione e disponibilità le sto rappresentando con chiarezza anche ai vertici istituzionali dell’Unione e ai miei omologhi”.


COMMISSIONE INADEGUATA SE VORRÀ SCORCIATOIE SU PROCEDURA

Sulla procedura di infrazione è “essenziale lavorare con autentico spirito europeo all’avanzamento del negoziato verso una tempestiva conclusione, ma senza che ciò si traduca in scorciatoie che conducano ad un bilancio settennale inadeguato alla posta in gioco”. Lo ribadisce il premier.

ITALIA VUOLE RISPETTARE REGOLE MA SERVE RIFLESSIONE

L’Italia intende rispettare le regole europee, senza che ciò impedisca che, come Paese fondatore e terza economia del continente, ci facciamo anche portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinché l’Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita e tra riduzione e condivisione dei rischi”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, riferendo in aula alla Camera. “Binomi, questi, complementari e non in contrasto tra loro come continuano a sostenere i fautori di un approccio procedurale che ha costretto l’Europa a criticare ex post proprie decisioni e misure che sono poi i cittadini europei ad aver pagato e a rischiare di pagare in prospettiva. Il che comporta un prezzo molto elevato non solo per la coesione sociale ed economica di interi Stati membri, ma per la credibilità stessa del progetto europeo, una credibilità che i fautori dell’austerity a oltranza dichiarano, almeno a parole, di avere a cuore”.

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