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“I have a dream”: Roma ricorda Martin Luther King a 50 anni dall’omicidio

L'evento nella Basilica dell’Ara Coeli domenica 24 giugno

Pubblicato:19-06-2018 07:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:16
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ROMA – Il 4 aprile 1968 veniva ucciso a Memphis, Martin Luther King, paladino dei diritti civili negli Stati Uniti. A 50 anni di distanza con un grande evento a Roma si celebra in musica questo grande uomo con un concerto di musica spiritual e gospel, tipica dei neri d’America. A intonare questi canti ormai senza tempo il coro St. John’s Singer, in una serata-evento inserita nel calendario dell’estate romana alla Basilica dell’Ara Coeli domenica 24 giugno 2018 alle 18.
Con il titolo “I have a dream”, dal celeberrimo discorso del reverendo ucciso, il concerto ad ingresso gratuito propone al pubblico le più note pagine del repertorio gospel afro-americano. Una esibizione arricchita dagli splendidi timbri vocali di Fatimah Provillon, l’ultima, in ordine di tempo, tra i tanti noti vocalist – tra i quali Harold Bradley, Charlie Cannon, Joy Garrison – che in oltre 25 anni di attività hanno affiancato il coro. Ancora una volta i St john Singers, costola dell’attivissima Associazione Il Cantiere dell’Arte di Manziana presieduta dal cavaliere Adriana Rasi, si mobilitano per lanciare al mondo il grande messaggio dell’uguaglianza tra tutti gli uomini che fu la battaglia principe di Martin Luther King.
L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale ed è patrocinata dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e dal Consiglio regionale del Lazio. Ad accompagnare i St John Singer, nel concerto contro ogni segregazione razziale diretto da Alessandra Paffi e presentato da Claudia Brunori, ci saranno il pianista Alessandro Aloisi, il bassista Ivano Sebastianelli ed il batterista Riccardo Colasante. Vocalist: Fatimah Provillon. Solisti: Raffaella Agozzino, Roberta Marcucci, Laura Proietti, Alessandro Coppola.
Fatimah Provillon. Cantante americana proveniente dal New Jersey, esporta in Italia il suo amore per la “black music”. I suoi concerti sono un mix di Soul, Blues, R’n’B e Acid Jazz. Forte è la sua attenzione per lo stile “Motown” ed i suoi grandi interpreti quali Stevie Wonder e Marvin Gaye, come per le grandi ugole jazzistiche del passato quali Etta James ed Ella Fitzgerald.

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