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Matteo Paolillo pubblica il primo disco: “L’ho scritto sul set di Mare Fuori”

Esce oggi "Come te". L'arista che scrive con il nome di Icaro racconta: "Il canto è sempre stato uno sfogo. Per cosa ringrazio Edoardo? Per aver dato una speranza a tante persone"

Pubblicato:19-05-2023 15:43
Ultimo aggiornamento:19-05-2023 15:43

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ROMA – Ventisette anni, salernitano, star di Mare Fuori. Matteo Paolillo è su tutte le piattaforme da oggi con ‘Come te’ (per Ada Music Italy), il disco che segna il suo debutto. Registrato tra un set e l’altro, il progetto è stato anticipato dell’ormai celebre colonna sonora della serie tv – ‘Origami all’alba’ – e dal singolo ‘Liberatemi’. Undici in totale le tracce che mescolano italiano e napoletano, hip hop e spunti cantautorali per raccontare la bellezza dell’essere vulnerabili, imperfetti e liberi come Icaro (lo pseudonimo con il quale l’artista scrive).

Matteo, così, si racconta oltre il suo personaggio – Edoardo Conte – e di sé, ai microfoni dell’Agenzia Dire, dice: “Ogni giorno cambio e ogni giorno sono sempre lo stesso. Fuori dal set, molto spesso, mi dedico a riflettere sulla mia vita e su quello che mi circonda, a scrivere dei pensieri e delle canzoni su quello che sento. Ritengo sia molto importante riconoscere le proprie emozioni e per questo ne ho messe così tante in questo disco”.

Tra i brani i featuring con Gelo e Clementino e la produzione di Lolloflow. “Non mi fermo mai- racconta- gran parte delle canzoni le ho scritte mentre ero sul set, magari la sera tornavo a casa ispirato o durante qualche giorno di pausa. Ogni tanto mi organizzavo per tornare a Roma, in autunno ci sono stato per molto tempo e abbiamo inciso tutto”.


MATTEO IN TOUR: LA DATA DI NAPOLI SPOSTATA AL PALAPARTENOPE

A fine anno – oltre alle riprese della quarta stagione di Mare Fuori sulla quale preferisce non dire nulla- Matteo sarà in tour. A Napoli lo show è stato spostato dalla Casa della Musica al più grande Palapartenope: “Mi dà la voglia di poter costruire qualcosa di grande e di mio, non vedo l’ora di incontrare il pubblico”.

UN GIORNO A SANREMO? “MAGARI IN FUTURO”

A febbraio scorso, il grande pubblico lo ha visto anche sul palco del Festival di Sanremo, ospite con il cast di Mare Fuori. Da quel momento la serie è diventata ancora di più un fenomeno: “Lì le cose sono diventate più grandi. Mi ricordo che dopo il Festival sono andato a mangiare in un ristorante vicino casa e ho visto che il modo in cui mi guardavano era un po’ diverso. Quando vai a Sanremo e ti vedono tutti è come se ti prendessero a cuore, era cambiato qualcosa nei loro sguardi. Hanno cominciato a conoscermi molto di più non solo per il personaggio di Edoardo, ma proprio per Matteo”.

Partecipare un giorno a Sanremo in gara non lo esclude: “Sicuramente è una cosa super emozionante ed è un palco molto ambito. Non so se sono pronto per farlo in questo momento, magari in futuro sì”.

Matteo ha studiato al Conservatorio Teatrale, poi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Recita da quando ha 13 anni, a 17 i primi approcci con il canto: “È sempre stato uno sfogo. Ho iniziato con il rap quasi per gioco. Ho iniziato a scrivere 7-8 anni fa. Penso che scrivere un diario, una canzone o qualsiasi cosa sia qualcosa che ti aiuta a crescere. Poi questo si è trasformato in musica e mi ha dato modo di esprimere più direttamente quello che sento”.

Oggi ‘Come te’ è “come deve essere per me”. E al personaggio che ormai interpreta da tempo in Mare Fuori, Edoardo, di cosa lo ringrazierebbe? “Per aver dato una speranza a tante persone”.

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