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Un grattacielo nel cuore di Firenze? Nardella: “Perché no”

Per il sindaco di Firenze è "un'idea positiva nella misura in cui è anche una provocazione"

Pubblicato:19-05-2022 12:25
Ultimo aggiornamento:19-05-2022 12:25
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grattacielo firenze
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FIRENZE – Un grattacielo nella Firenze del futuro, quella protesa al 2050. Una sfida verticale e urbanistica partorita durante la giunta programmatica messa in piedi dal sindaco Dario Nardella. L’idea, con gli assessori interrogati dal primo cittadino sull’idea di città che verrà, tra 30 anni, l’ha buttata sul tavolo l’assessore al Bilancio, Federico Gianassi, come raccontato dal dorso toscano di ‘Repubblica’. E la questione, un po’ come per la ruota panoramica, sta facendo discutere.

NARDELLA: IDEA POSITIVA SE PROVOCATORIA

Così, per riportare la questione nei giusti binari, è intervenuto anche Nardella, che spiega: “È un’idea positiva nella misura in cui è anche una provocazione”. Per il sindaco “la domanda che ci dobbiamo porre è: un Brunelleschi, oggi, potrebbe fare quello che ha fatto nel ‘400” con “la burocrazia, il sistema vincolistico, i comitati per il no e i vari ministeri? Gli farebbero fare qualcosa di paragonabile alla cupola di cui andiamo tutti orgogliosi? Questo è il punto: la missione di Firenze è solo conservare quello che ha fatto o continuare ad essere una città che cambia il mondo, i linguaggi, rivoluziona gli stereotipi?”, domanda. “A me, accontentarsi di conservare quel che è stato fatto, appare un po’ pochino. Vuol dire non essere all’altezza delle generazioni che hanno reso grande Firenze. E quindi se si vuole aprire un bel dibattito, anche sulla rivoluzione di certi schemi architettonici della città, perché no”, osserva.

NON BLOCCARE OGNI IDEA CORAGGIOSA

In questi mesi, continua il sindaco, “abbiamo fatto il concorso internazionale per lo stadio e mi auguro che Isozaki finisca l’uscita agli Uffizi: ne ho parlato con il direttore Schmidt e su questo siamo molto d’accordo. E mi auguro che Norman Foster non esca deluso dalla città dove abbiamo progettato la stazione che porta il suo nome. I grandi architetti o i geni di tutto il mondo devono continuare ad avere fiducia in questa città”. Tuttavia, “se ci limitiamo soltanto a mettere vincoli, a dare voce ai comitati del no, a bloccare ogni idea forte, coraggiosa, che voglia cambiare qualcosa come Firenze ha sempre fatto nel Rinascimento, allora non penso di essere il sindaco adatto“.


SCHMIDT: GRATTACIELO A FIRENZE? È UN’IDEA RETRO

Realizzare un grattacielo a Firenze, sullo skyline della città ma fuori dall’area Unesco, è una strategia che guarda al passato, più che al 2050. È quanto osserva il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, commentando la notizia. Si tratta, ragiona a margine dell’incontro organizzato in occasione dell’uscita de ‘Il Tirreno Firenze’, di “un’idea quasi retro”, legata a “una visione del futuro ispirata dal dopo guerra. È una proposta urbanistica che risale più agli anni ’50 e ’60”. Di quel periodo “abbiamo, ad esempio, il grande e bellissimo grattacielo di Cesenatico. Un unico e storico grattacielo che ha avuto un gran senso ed è un monumento architettonico. Tuttavia, se ci fossero più grattacieli l’effetto non ci sarebbe più”. A Firenze, poi, “abbiamo la torre di Arnolfo”, a Palazzo Vecchio, “che è già il nostro grattacielo, a cui abbiamo aggiunto, accanto alla cattedrale, la torre di Giotto. Quindi abbiamo due grattacieli medievali e possiamo esserne molto fieri, perché sono opere uniche, fantastiche”.

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