
ROMA – “Mi piacerebbe molto incontrare Chiara Ferragni e invitarla a visitare con me il Memoriale dello Shoah”. Sono le parole di Liliana Segre che, a margine della sua visita al binario 21 della stazione centrale di Milano (quello da cui partivano gli ebrei deportati), ha lanciato un appello all’influencer. Per la senatrice infatti, sono ancora poche le visite al Memoriale mentre è ancora troppa l’indifferenza delle persone.
“Il fatto che i ragazzi conoscano poco questo luogo e le storie che vi sono custodite, è il mio cruccio. Questo mi addolora, quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto io e cosa hanno vissuto milioni di ebrei, condannati per la sola colpa di esser nati“, ha detto Liliana Segre a Repubblica. “Se i giovani non arrivano, è stato tutto inutile? Se Chiara Ferragni venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quel che è successo a me e a tanti altri, fra cui i tanti che non sono mai tornati dal viaggio verso l’orrore”, ha spiegato.
L’INVITO DI FEDEZ
In attesa della risposta della Ferragni, impegnata su un set, è stato il marito Fedez a rispondere alla senatrice cogliendo l’occasione per invitarla nel suo podcast ‘Muschio selvaggio‘.
LA POLEMICA
Un invito, che non poteva non scaturire la polemica. In un confronto a colpi di tweet tra storia passata e presente, il web si è diviso. Da un lato, in molti hanno accolto con favore la proposta di Liliana Segre ribadendo l’importanza della Shoah e del suo ricordo, soprattutto nelle scuole:
Dall’altro, invece, c’è chi ha sottolineato che una tragedia simile non ha insegnato nulla al popolo che l’ha subita visto il trattamento riservato ai palestinesi. Insomma, due pesi e due misure.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it