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Marche, al via il progetto Smart Packaging per confezionamenti biocompatibili

A Osimo la presentazione del Progetto Smart Packaging: 23 milioni di investimenti, con due aziende marchigiane coinvolte. Carloni: “nuova strategia industriale complessiva a favore della competitività”

Pubblicato:19-05-2021 16:21
Ultimo aggiornamento:19-05-2021 16:21
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Mirco Carloni Sandro Pergolesi Marche
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ANCONA – Il biocompatibile di nuova generazione arriva nelle Marche, con innovativi materiali per il confezionamento dei prodotti alimentari. Saranno in grado di superare i test prestazionali e di affidabilità previsti dalle certificazioni internazionali. Verranno studiati e sperimentati nell’ambito di uno dei quattro accordi per l’innovazione che il nuovo governo regionale sta cofinanziando con un contributo complessivo di 1,3 milioni di euro. I quattro progetti porteranno sul territorio investimenti in ricerca e sviluppo per oltre 42,6 milioni di euro e un impatto occupazionale superiore a 120 nuove assunzioni.

A Osimo, nell’azienda Cristianpack, è stato presentato il progetto “Nuove tecnologie per il food & wine tipico della tradizione italiana” che coinvolge due importanti realtà imprenditoriali marchigiane: la Cristianpack e la Co.Pe.Mo di Ancona. Insieme alla Ica e alla Aroma System di Bologna, e all’Università “Romatre”, punteranno a migliorare la sicurezza e la qualità degli alimenti attraverso lo sviluppo di processi e prodotti packaging innovativi, nell’ottica dell’economia circolare e dell’Industria 4.0.

“Per la prima volta stiamo predisponendo una strategia industriale complessiva che guarda al futuro e consente alle nostre imprese di riprendersi un ruolo attivo e vincente sui mercati – ha ricordato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle Attività produttive -. Come Regione Marche metteremo a disposizione tutte le risorse necessarie a favore di quelle aziende che vogliono rendersi competitive all’insegna della ricerca e dell’innovazione. Il nostro obiettivo è far tornare l’imprenditore al centro della progettualità industriale, declinando l’intervento pubblico in funzione delle effettive necessità che ci verranno indicate, evitando le rigidità storiche dei bandi regionali. Questo progetto di eco-packaging intelligente rientra pienamente nella nuova Strategia della specializzazione intelligente che stiamo elaborando e sulla quale investiremo pesantemente ed in modo mirato nella prossima programmazione Ue 2021-2027”.


Sandro Pergolesi, titolare della Cristianpack, ha parlato di “occasione per le piccole e medie imprese marchigiane di investire su tecnologie e materiali sostenibili per l’ambiente”. Cesare Rapparini di Aroma System della necessità di “trasformare le tecnologie tradizionali in un’ottica ambientale, efficientando processi e risorse”. Fabrizio Faedi, referente del progetto, di una “proposta nata nel segno dell’economia circolare. Mette assieme nuovi materiali partendo dal bio e dal riciclato, con metodi e servizi di nuova generazione”.

Il programma prevede investimenti in ricerca e sviluppo per 23,2 milioni di euro, di cui 10,3 realizzati dalle imprese con sede nelle Marche (Cristianpack 4,6 milioni e Co.Pe.Mo 5,6 milioni). Il Mise interviene con 10,2 milioni e le la Regione Marche con 309 mila euro (quota prevista dagli accordi). Rilevanti gli effetti attesi, nel triennio, sui livelli occupazionali, con un incremento occupazionale di 116 unità tra tutte le imprese partecipanti (marchigiane e non), di cui 21 nella Cristianpack di Osimo e 25 nella Co.Pe.Mo di Ancona.

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