NEWS:

A Poggio Mirteto l’ex Pretura diventa spazio coworking

Rosati: "Molti giovani potranno trovare impiego nell'agroindustria"

Pubblicato:19-05-2017 17:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:14

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

POGGIO MIRTETO – ‘Startup and coworking – Brain at work’ è stato presentato oggi presso l’ex Pretura di Poggio Mirteto, in provincia di Rieti, alla presenza del sindaco Giancarlo Micarelli, dell’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati, dell’assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative, Enti locali della Regione Lazio, Fabio Refrigeri, e dell’assessore alla Pubblica istruzione, Patrimonio e Beni culturali del Comune di Poggio Mirteto, Cristina Rinaldo.

Ci sono voluti due anni di lavoro per trasformare gli spazi della vecchia Pretura di Poggio Mirteto in un vero e proprio spazio di coworking polifunzionale, arredato con materiali di recupero, a disposizione dei ragazzi della zona e di chiunque voglia iniziare una startup.

Nel video il sindaco Micarelli


Un lavoro corale, come ha ricordato il sindaco Micarelli: “I lavori hanno visto la partecipazione di tanti volontari, degli amministratori, anche di molti migranti che abitano nel nostro comune. Abbiamo realizzato qualcosa di veramente innovativo, che può funzionare come volano per il territorio, e lo abbiamo fatto con una sinergia fra pubblico e privato, per questo siamo molto orgogliosi”.


Nel video l’amministratore unico di Arsial Rosati


Un lavoro che Rosati ha voluto rimarcare: ”Complimenti al Comune di Poggio Mirteto che ha fatto un bando e complimenti a coloro che lo hanno vinto. Questo luogo diventerà un centro attivo per cercare di dare lavoro a tanti ragazzi e ragazze. Il ruolo dell’Arsial sarà fondamentale, saremo qui con i nostri tecnici, le nostre aziende, d’altronde siamo in Sabina e qui l’olio la fa da padrone. L’agroindustria è un settore in espansione, anche gli ultimi dati ce lo confermano, e nella sua filiera molti giovani potranno trovare un lavoro”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it