ROMA – I vescovi del Venezuela nel corso di una conferenza stampa hanno presentato un’esortazione pastorale sulla drammatica situazione che sta vivendo il Paese, al termine dell’assemblea straordinaria che si e’ tenuta a Caracas da martedi’ a ieri, nella quale si incoraggia il “dissenso pacifico” e si invita il governo a seguire ‘la roadmap’ suggerita dal segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin.
Nell’articolato documento la Chiesa venezuelana denuncia l’aggravamento della crisi politica, sociale ed economica e delinea quattro sfide cui la Chiesa e’ chiamata per affrontare la situazione: l’impegno per la pace, aprendo “spazi di incontro e dialogo per la negoziazione di soluzioni reali”; la denuncia profetica, che la Chiesa avverte come suo compito, denunciando “tutto quello che va a ledere la dignita’ dei cittadini”; la solidarieta’ fraterna, in particolare verso “coloro che affrontano scarsita’ di alimenti e medicine e il rincaro dei prezzi nella vita quotidiana”; la carita’ e la preghiera.
Dal documento presentato nella serata di ieri vengono proposti una serie di appelli urgenti: “Esortiamo il popolo a continuare a esprimere le sue opinioni in maniera pacifica. Il legittimo e forte richiamo ai diritti dei cittadini non deve esser inquinato da azioni violente”, scrivono i vescovi.
Al tempo stesso, c’e’ la convinzione che “il popolo e’ l’autentico soggetto sociale della democrazia. Crediamo che una forma privilegiata e indispensabile per concretizzare l’esercizio della democrazia sia il processo elettorale, come previsto dalla Costituzione”. È percio’ necessario che “il Governo riconosca e accetti i quattro punti espressi dal segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin: apertura di un canale umanitario, liberazione dei prigionieri e detenuti politici, riconoscimento dell’Assemblea nazionale e cammino elettorale”. I vescovi rivolgono anche un appello alle Forze armate e di Polizia perche’ siano “garanti della Costituzione” e “custodi della convivenza”.
Nel presentare il documento, durante la conferenza stampa, il presidente della Conferenza episcopale venezuelana, mons. Diego Rafael Padron Sanchez, arcivescovo di Cumana, ribadendo “comunione e obbedienza” al Santo Padre e ringraziamento per la sua vicinanza, ha affermato tra l’altro: “Ci rammarichiamo per lo sviamento e la manipolazione che diversi attori hanno fatto riguardo alle parole del Santo Padre”.
Dura condanna per l’Assemblea Costituente convocata dal presidente Maduro: “Ha suscitato fastidio e condanna nella grandissima maggioranza della popolazione venezuelana”. Percio’, “ribadiamo che la convocazione dell’Assemblea nazionale Costituente e’ non necessaria e anzi pericolosa per la democrazia venezuelana”.
da www.agensir.it
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