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Migranti, torna nelle scuole romane l’orchestra di Roma l’orchestra di Piazza Vittorio

ROMA - Musica, cultura, giovani, diversità. L’Orchestra di Piazza Vittorio entra nelle scuole della

Pubblicato:19-05-2016 14:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:45

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ROMA – Musica, cultura, giovani, diversità. L’Orchestra di Piazza Vittorio entra nelle scuole della capitale, con una particolare attenzione per quelle della periferia dove più forte è il tema dell’immigrazione e della integrazione, per presentare il progetto “A scuola con l’Orchestra di Piazza Vittorio”. Un ciclo di incontri di carattere interculturale, progetto dell’associazione Musica e altre cose e Vagabundos, realizzato con il prezioso contributo della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo che sostiene interamente il progetto senza alcun costo a carico delle scuole, e di Paco Cinematografica.

piazza vittorio

Gli appuntamenti sono in programma dal 20 maggio all’1 giugno in sei istituti romani, in gran parte appartenenti al settimo e quinto municipio, fra cui è coinvolta anche la Scuola Carlo Pisacane a Tor Pignattara, dove gli studenti per il 70% non italiani, provengono da 19 paesi differenti. Sette musicisti dell’orchestra più multietnica del nostro paese, racconteranno a centinaia di ragazzi la loro storia, le tradizioni musicali del loro paese e gli strumenti che avranno portato con sé per l’incontro: Sanjay Kansa Banik (India, tabla), Carlos Paz Duque (Ecuador, flauti e chitarra), Raul Scebba (Argentina, percussioni), Kaw Dialy Madi Sissoko (Mali, kora), Ziad Trabelsi (Tunisia, oud), e gli italiani Pino Pecorelli (contrabbasso) e Peppe D’Argenzio (sax) daranno così vita a una originale e vivace lezione di “geografia musicale” che spazierà dal solfeggio con le tabla indiane alla storia dell’oud, progenitore del liuto e della chitarra, alla tradizione griot dell’Africa occidentale fino ai ritmi delle percussioni africane e latinoamericane.


La musica andrà di pari passo al racconto della storia di ciascun musicista, del percorso che li ha portati in Italia, e grazie ad un ribaltamento di prospettiva, anche i musicisti italiani racconteranno come hanno vissuto l’incontro con le nuove culture e il loro contributo al dialogo e alla contaminazione musicale. Simile e rivolto principalmente alle famiglie sarà inoltre la lezione-concerto “L’atlante di Piazza Vittorio” che l’Orchestra terrà all’Auditorium Parco della Musica domenica 22 maggio.

“Questo progetto – racconta Pino Pecorelli storico componente dell’Orchestra – nasce da un’ispirazione che abbiamo sempre avuto, quella di portare la nostra esperienza musicale, umana e sociale nelle scuole. Raccontare un progetto di condivisione di che ce l’ha fatta, può aiutare a dare un punto di vista che non sia quello consueto a cui siamo abituati quando parliamo di immigrazione e dello scoramento che ne consegue. Pensiamo che raccontare in musica la nostra storia possa dare ai ragazzi di oggi, che vivono una società multietnica più della nostra, un’idea differente di società. Per questo, dopo i primi incontri nelle scuole realizzati lo scorso novembre, siamo molto entusiasti di tornare fra la cattedra e i banchi di scuola. Alla fine di tutto è uno scambio alla pari: i ragazzi passano un’ora di spensieratezza e felicità e noi ce ne torniamo a casa stracontenti perché da loro riceviamo quell’energia e quella curiosità che ti arricchiscono l’animo. Anche per noi, in fin dei conti, è una bella lezione”.

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