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L’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo valuta l’apertura di una sede in Ucraina

Il vicedirettore tecnico di Aics, Giuseppe Cerasoli, è in missione esplorativa a Kiev

Pubblicato:19-04-2023 14:24
Ultimo aggiornamento:19-04-2023 14:24
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ROMA – L’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) valuta l’apertura di una nuova sede in Ucraina per interventi umanitari e per la ricostruzione: così in una nota l’organizzazione, che sottolinea il suo coordinamento con Farnesina e ong.

MISSIONE A KIEV

Nel comunicato si riferisce: “Giuseppe Cerasoli, vicedirettore amministrativo dell’Aics, è in Ucraina per una prima missione esplorativa a Kiev con l’obiettivo di verificare e valutare le condizioni della prossima apertura di una sede estera nel Paese, che potrebbe essere deliberata già nel prossimo Comitato congiunto”.
Nella nota si legge: “Positivo il bilancio delle iniziative: sono in chiusura tutti i 14 progetti di primissima emergenza che hanno fornito assistenza umanitaria a più di 16.000 beneficiari: sfollati, persone che rientrano nelle aree di origine con particolare riguardo per le donne, persone con disabilità, minori e anziani con bisogni particolari fornendo beni di prima necessità – con particolare attenzione alle esigenze di genere, dei minori, degli anziani, delle persone con disabilità e delle minoranze – e a erogare servizi essenziali e rispondenti alle esigenze di genere”.

CARMENATI (AICS): DIMOSTRATA L’EFFICIENZA DEL SISTEMA ITALIANO

Il vicedirettore tecnico di Aics, Leonardo Carmenati ha evidenziato che l’azione condotta in Ucraina “è stata una dimostrazione dell’efficienza e della capacità di risposta del sistema di cooperazione italiano, della proficua collaborazione di Aics con le organizzazioni della società civile, con l’Unità interventi internazionali di emergenza umanitaria della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs) del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con l’ambasciata d’Italia a Kiev e l’Unità di crisi”. Il responsabile ha sottolineato ancora “l’importanza di estendere un possibile futuro impegno italiano anche a un ambito regionale a sostegno delle comunità ucraine nei Paesi di accoglienza limitrofi”. Carmenati ha inoltre confermato l’imminente invio di funzionari dell’Agenzia incaricati del monitoraggio dei progetti finanziati con il bando di primissima emergenza 2022, che precederà l’apertura effettiva della sede Aics.


LE CONDIZIONI DI SICUREZZA

Da Kiev Cerasoli ha dichiarato: “Nel corso della nostra missione abbiamo constatato la presenza di tutte le condizioni che possano garantire la piena operatività dell’ Agenzia, nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza”.
Nel corso della missione, si riferisce nella nota, si è svolta anche una riunione di coordinamento con le organizzazioni della società civile attive sul terreno, in iniziative finanziate da Aics grazie al bando di primissima emergenza che ha stanziato lo scorso anno oltre 14 milioni di euro.
L’incontro è stato poi l’occasione di illustrare lo sforzo della Cooperazione italiana che opera in diversi settori: da quello sanitario a quello delle infrastrutture. “L’Italia”, ha detto l’ambasciatore Pier Francesco Zazo nel suo intervento, “vuole svolgere un ruolo di primo piano non solo nella futura ricostruzione dell’Ucraina, ma anche nella gestione dell’attuale fase di emergenza”.

LA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE

Nella nota si fa riferimento a un appuntamento in programma a Roma dedicato all’Ucraina. “In attesa della Conferenza sulla ricostruzione, prevista in Farnesina il 25 e 26 aprile, l’Agenzia si sta preparando per dare un importante contributo in termini di esperienza, di risorse finanziarie e di Sistema di attori che può mobilitare” si legge nel comunicato. “Aics parteciperà ai principali tavoli di lavoro della Conferenza e, in seguito alla missione di questi giorni, potrà fornire anche un quadro aggiornato della situazione”.

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