NEWS:

Cyberbullismo, le sofferenze dei giovani diventano arte grazie all’intelligenza artificiale

Inaugurata oggi a Roma la mostra The AI. D

Pubblicato:19-04-2023 14:05
Ultimo aggiornamento:20-04-2023 15:14

The AI. D mostra roma
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Ogni giorno venivo colpita da insulti, pensavo di affogare”. E poi ancora “Mi sentivo un mostro”, “dopo tutti quegli insulti, avevo il terrore di tornare a scuola”. Le frasi e i racconti dei giovani che hanno subito episodi di cyberbullismo diventano disegni e illustrazioni realizzati all’intelligenza artificiale, per dimostrare che un uso positivo e creativo dei nuovi strumenti digitali è possibile. Così la sofferenza si trasforma in arte, e il web da luogo di dolore diventa punto di forza e di rinascita. È l’obiettivo del progetto The AI. D, ‘Il cyberbullismo oltre le parole’, ideato dalle Acli di Roma e diventato una mostra inaugurata ufficialmente oggi a Roma negli spazi espositivi de ‘La Vaccheria’ e aperta al pubblico fino al 21 aprile.

La mostra, ideata dell’agenzia pubblicitaria DDB Group e curata da Riccardo Rizzetto Studio, racconta il volto più inquietante del cyberbullismo mettendo in scena gli effetti che questo fenomeno genera nelle vittime. Tramite un software di intelligenza artificiale, i racconti anonimi degli studenti e delle studentesse sono diventati linguaggi creativi innovativi capaci di esorcizzare anche le paure più profonde.

L’iniziativa, promossa in collaborazione con i Giovani delle Acli e del Municipio Roma IX e con il patrocinio di Roma Capitale, nasce nell’ambito del progetto ‘Con-nesso, navigare nel web senza affondare’, finalizzato a far riflettere non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro. Dopo un primo ciclo di moduli formativi nelle scuole superiori della Capitale, con la partecipazione di oltre 200 giovani, è stato realizzato uno spot con il supporto dell’agenzia creativa andato in onda negli spazi sociali di canali tv nazionali, funzionale alla diffusione degli obiettivi del progetto stesso e con una call to action che invita i ragazzi a raccontare la propria esperienza di vittima di cyberbullismo o di testimone di questi gravi atti.


“L’idea è che un reato che si consuma sulla rete può avere il suo riscatto anche nel digitale- ha detto Titti Di Salvo, Municipio Roma IX EUR– Il digitale non è un problema, ma bisogna saperlo gestire. Questo progetto è una sfida collettiva che mette tutti davanti alle proprie responsabilità”. “In poco tempo, abbiamo ricevuto tanti racconti e tanti ne continuiamo a ricevere, perché il nostro canale di ascolto e sostegno su Telegram (@aclinobulli) rimarrà attivo per chi ne avrà bisogno- spiega Lidia Borzi, presidente delle Acli di Roma e provincia– Siamo convinti che l’ascolto e il supporto possano mettere un argine a questa piaga del bullismo e del cyberbullismo, che negli ultimi anni soprattutto è diventata sempre più pressante per tanti giovani rappresentando una vera emergenza sociale. Un tema come questo non può essere affrontato a compartimenti stagni, ma deve essere una corresponsabilità di tutta la comunità educante. Per questo The AI.D rappresenta un frutto prezioso del lavoro in rete tra Istituzioni, enti profit e non profit, esempio perfetto di un modello di sussidiarietà circolare pienamente agita”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it