NEWS:

Scuola e benessere degli studenti nel convegno che celebra i 50 anni dell’Istituto di Ortofonologia

Il commento di Anna Paola Sabatini, direttore Ufficio Scolastico Regionale per il Molise

Pubblicato:19-04-2021 11:37
Ultimo aggiornamento:21-04-2021 11:43
Autore:

Convegno 50 anni IDO
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Il rientro graduale in classe dei nostri studenti atteso e auspicato dopo un lungo periodo di sacrifici per i nostri ragazzi, per le famiglie e per gli stessi docenti, privati del rapporto di relazione educativa, del confronto pedagogico e dello scambio culturale che si determina naturalmente in aula. La scuola in “presenza” restituirà ai nostri ragazzi – anche se per un breve periodo in vista della chiusura dell’anno scolastico in corso – quei momenti di relazione tanto mancati in questi mesi di pandemia, immaginando che durante l’estate possano recuperare ulteriormente spazi di vitalità e di socialità. A disposizione ci sono i 150 milioni di euro del Fondo per l’arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa extracurriculare che potranno servire al miglioramento delle competenze di base, al consolidamento delle varie discipline, alla promozione di attività per il recupero della socialità degli studenti attraverso centri estivi diurni, servizi socio-educativi territoriali, luoghi con funzione educativa e ricreativa in collaborazione con i comuni e con enti pubblici e privati.

D’altro canto, come evidenziano gli esperti, il periodo di pandemia ha alimentato disagi nei nostri ragazzi, determinando un aumento dell’aggressività, episodi di autolesionismo, depressioni e problemi di natura alimentare. Si tratta di emergenze educative che vanno affrontate subito per evitare ripercussioni a lungo termine sulla sfera psico-emotiva dei nostri giovani. Proprio il benessere psicologico, messo a dura prova dalle restrizioni di questo anno di pandemia, è stato tra i temi principali affrontato nel convegno dell’Istituto di Ortofonologia che ha celebrato 50 anni di attività. Il convegno è stato trasmesso in diretta streaming dal 15 al 18 aprile coinvolgendo i professionisti dell’Istituto insieme a tanti altri esperti nazionali e internazionali, alle società scientifiche di pediatria, a molti dirigenti scolastici e numerosi rappresentati del mondo delle istituzioni e della società civile. Un evento formativo che è stato articolato in quattro giornate suddivise in due sessioni ciascuna, con oltre 50 interventi di relatori, nazionali e internazionali, e tre tavole rotonde. Un appuntamento che ha dato voce a pediatri, neuropsichiatri, psicologi, logopedisti e psicomotricisti, senza dimenticare i docenti e i dirigenti scolastici.

Tra i temi trattati si è parlato, in particolare, della scuola oggi, della complessità del bambino, della procreazione assistita e della perinatalità a rischio, ma anche dell’infanzia (da 0 a 5 anni) e di temi come l’autismo, degli apprendimenti dai 6 ai 10 anni, della preadolescenza e adolescenza. Un convegno, un momento di riflessione, che arriva dopo lo scoppio di una pandemia che ha rivoluzionato le nostre vite e ha cambiato il modo di relazionarci. E, come evidenziano dallo stesso Istituto, è ora necessario ricominciare a ripensare a quanto accaduto e ad aprirci a nuove visioni, affinché il confronto scientifico si accresca e il mondo psicopedagogico si arricchisca di esperienze innovative. 


La sfida educativa più importante che la pandemia ha amplificato non è solo quella, seppur importantissima legata all’acquisizione delle competenze e al recupero degli apprendimenti, ma, principalmente quella legata alla capacità da parte della comunità adulta di restituire ai più piccoli quella dimensione essenziale nel percorso di crescita qual è quella della socialità. Per permettere di raggiungere questo obiettivo a tutti i nostri bambini e bambine, ragazzi e ragazze, dovremo essere capaci, attraverso sinergie allargate tra professionalità differenti, di favorire situazioni utili a decondizionarsi dagli effetti inevitabilmente negativi che mesi e mesi di chiusure e di clima di paure hanno comportato soprattutto per loro che sono per natura più fragili.

dott.ssa Anna Paola Sabatini
Direttore Ufficio Scolastico Regionale per il Molise

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it