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Bonaccini: “Attenti agli applausi nelle piazze con gli ospedali pieni”

Il governatore dell'Emilia-Romagna lancia una stoccata a chi si schiera con le manifestazioni negazioniste: "Quell'atteggiamento in qualche caso è solo strumentale"

Pubblicato:19-04-2021 11:42
Ultimo aggiornamento:19-04-2021 11:42
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stefano bonaccini
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BOLOGNA – Stoccata di Stefano Bonaccini nei confronti di chi, nel centrodestra, si schiera con le piazze e contro le misure anti-Covid. “Manifestazioni di piazza più capite da una certa parte politica? Avrei dei dubbi, a fare politica per tre voti in più alle elezioni domattina e qualche applauso con gli ospedali che si riempiono io ci starei molto attento”. Il presidente dell’Emilia-Romagna ha risposto così questa mattina a Mattino 5 sul sostegno alle manifestazioni di piazza contro le chiusure. Quell’atteggiamento, dice ancora Bonaccini, “in qualche caso è solo strumentale”.

“SERVE PRUDENZA, NON È FINITA: IL RISCHIO VA CORSO PER EVITARE LA DISPERAZIONE SOCIALE”

Per Stefano Bonaccini serve ancora prudenza. “Che si sia preoccupati è naturale perché veniamo da oltre un anno di incubo che non ci ha ancora lasciati”, dice il governatore dell’Emilia-Romagna, interpellato questa mattina a Mattino 5 sulle riaperture. Le cose “stanno migliorando altrimenti non si parlerebbe ovviamente di riaperture”, puntualizza il presidente. “Abbiamo per fortuna i reparti Covid e le terapie intensive che stanno cominciando a scendere, la curva dei contagi è sotto l’1 nella quasi totalità delle regioni. Come Regioni abbiamo presentato tutti insieme una serie di richieste, buona parte delle quali sono state accolte”. Come ha detto Draghi, sottolinea il democratico, il “rischio calcolato va corso altrimenti rischieremmo davvero in una parte del paese la disperazione sociale”.

Ma, afferma in un altro passaggio dell’intervista Bonaccini, “una certa prudenza rispetto ad alcune richieste in più che c’erano io la condivido, perché non è ancora sparito il virus, circola ancora e quindi una certa prudenza serve. Vediamo nelle prossime settimane come va, pronti a situazioni che richiedano interventi puntuali”. Il presidente regionale richiama anche a comportamenti corretti, nel momento in cui si sta per partire con le riaperture. “Bisogna che le persone abbiano comportamenti individuali responsabili. Puoi mettere i controlli che vuoi, ma se uno non comprende che gli strumenti di protezione individuali e il distanziamento sono ancora necessari rischia di fare un danno a se stesso e anche agli altri”, sottolinea ancora Bonaccini.


“TRE ELEMENTI: IL PASS TRA REGIONI, IL PASSAPORTO VACCINALE E LA GREEN PASS EUROPEA”

L’Emilia-Romagna reclama il pass per gli spostamenti tra regioni. “Sentiamo la necessità di una protezione per evitare il via libera, il tana liberi tutti immediatamente, ma avere invece un elemento che permetta di lavorare o spostarsi in maggiore sicurezza. Avrebbe effetti benefici anche per il turismo”. In diretta questa mattina a Mattino 5, Bonaccini cita l’utilità del pass per la stagione turistica ma anche per gli spostamenti di tutti i giorni visto che per la sua posizione nello Stivale l’Emilia-Romagna è anche una delle più attraversate d’Italia da merci e persone. Il documento per spostarsi inoltre “bisogna” che sia lo stesso, sottolinea inoltre Bonaccini: un unico documento insomma che permetterà nei prossimi mesi sia di andare da una regione all’altra sia di entrare nei luoghi aggregativi oggi chiusi per le norme anti-Covid. E anche di spostarsi in altri paesi della Ue.

Il pass lo condivido– dice Bonaccini- credo ci siano due elementi: un pass per spostarsi tra regioni e anche un passaporto vaccinale che permetta di fare entrare le persone in quei luoghi oggi inaccessibili ai più. Se uno è già protetto e non rischia né di contagiare se stesso né di contagiare gli altri può fare ripartire quelle attività”. Poi c’è la green pass proposta dalla Unione Europea, da giugno, “che io mi auguro venga introdotta- prosegue ancora Bonaccini- perché permetterebbe di prendere anche i voli aerei e spostarsi tra paesi dell’Ue, nel momento in cui dimostri di essere protetta perché vaccinato”.

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