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Marlene Kuntz e Skin firmano una nuova versione di “Bella ciao”

Dal 25 aprile in digitale, dal 10 maggio su 45 giri vinile colorato e numerato in edizione limitata

Pubblicato:19-04-2019 14:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:23
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ROMA – “Bella ciao” trova nuova vita grazie ai Marlene Kunz che ne firmano una nuova versione insieme alla cantante Skin. Una versione che conserva tutta la forza e l’urgenza dell’originale, ma allo stesso tempo si rivela un brano del tutto attuale e profondamente radicato nel tempo presente, sia dal punto di vista musicale che artistico, sociale e culturale. Ne è prova la scelta di Riace come luogo reale e ideale dove girare il video che accompagna questa nuova interpretazione.   

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Lungo il cammino che li ha portati alla pubblicazione di ‘Bella Ciao’, i Marlene Kuntz ritrovano anche la straordinaria collaborazione con Skin


«Bella Ciao è un canto per la libertà, il canto di tutti. Noi invitiamo le persone ad abbracciarsi, non a dividersi, e la libertà è il presupposto principale per avere lo stato d’animo positivo e buono per farlo. Non si tratta di buonismo, e nemmeno di avere soluzioni in tasca a problemi enormi destinati a diventare sempre più complessi, ma di avere la mente predisposta a sentimenti di pace, a comprendere gli altri, a cercare soluzioni umane per tutti, a mantenere la calma”, dichiara la band.

“Se si guarda il video che ne abbiamo fatto, e che con forza abbiamo voluto girare proprio a Riace, si può arrivare a una conclusione: la successione di volti che esso propone è varia, e rende il tutto armonioso, concorde, melodioso. E’ un mondo ideale, laddove quello reale è più complesso, e lo sappiamo bene, ma vale quanto detto poco sopra: avere lo stato d’animo positivo, mantenendo la calma. Sono volti che raccontano dell’umanità nella sua splendida varietà, fatta di colori diversi, di emozioni diverse, di storie diverse, di sensazioni, odori, sapori, sentimenti, passioni, ognuna preziosa e fondamentale. Questa è poesia. Non può salvare il mondo da sola, ma può contribuire a farlo. Lo pensiamo da sempre. Nel nostro piccolo, devolveremo il ricavato a Riace, che costituisce tutt’ora un modello funzionante di coesistenza fra le genti”, spiegano i Marlene Kunz.

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