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Governo, Gentiloni chiede soluzione in tempi rapidi; Cercasi terzo uomo, ipotesi Cottarelli e Giovannini

Edizione del 19 aprile 2018

Pubblicato:19-04-2018 17:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:47
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GOVERNO, GENTILONI CHIEDE SOLUZIONE IN TEMPI RAPIDI

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni chiede di uscire in fretta dallo stallo del dopo elezioni. “L’attuale governo è impegnato, nessuno ha staccato la spina. Ma certamente serve una soluzione politica in tempi rapidi che dia certezza del ruolo dell’Italia”, ha detto Gentiloni a Bucarest. Al secondo giro di consultazioni condotte dalla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, emergono segnali di novita’ da parte dei Cinque Stelle che rendono ottimista Matteo Salvini. Il Pd conferma la linea della minoranza.

CERCASI TERZO UOMO, IPOTESI COTTARELLI E GIOVANNINI

Sabino Cassese, Giovanni Maria Flick, Enrico Giovannini, Carlo Cottarelli. Sono alcuni dei nomi attorno a cui ruota il rebus del governo. Per risolvere lo stallo le forze politiche vanno in cerca di un terzo uomo, esterno ai partiti. Torna in campo Enrico Letta che sponsorizza Carlo Cottarelli. Il suo osservatorio sui conti pubblici e’ “una autorità indipendente. La sua figura è molto utile per il paese”, dice l’ex premier. Dal governo Letta arriva anche un altro dei papabili, Enrico Giovannini. Sul suo nome ragionano Pd e Cinque Stelle.


MIGRANTI, BONINO DENUNCIA: INTEGRAZIONE DIMENTICATA

L’integrazione dei migranti non è una priorità dei partiti italiani. A denunciarlo Emma Bonino che si scaglia contro i vincitori delle ultime elezioni, spinti da slogan come ‘Prima gli italiani’. Bonino si chiede polemicamente se dopo il reato di solidarietà un giorno i politici perseguiranno anche quello di povertà. La leader di Piu’ Europa e’ critica anche con il Pd, che recentemente ha presentato tre priorità di intervento programmatico, ma non ha fatto menzione del fenomeno migratorio.

GIOVANI, 40% DEGLI UNDER 35 LONTANO DALLA POLITICA

I giovani sono sempre più disinteressati alla politica. Il 40% degli under 35 non si sente rappresentato dai partiti. E’ quanto emerge dal Rapporto Giovani, l’indagine curata dall’Istituto Toniolo. Il 35% dei giovani italiani esprime una vicinanza convinta per un partito. Il 40,7% si sente cioè lontano da tutta l’offerta in campo. “Nonostante l’attuale quadro poco incoraggiante– riporta il Sir– il 73,8% degli intervistati si dichiara convinto che sia ancora possibile impegnarsi in prima persona”.

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