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Aumento record delle temperature, è l’11esimo mese consecutivo

Lo segnala il Noaa, National oceanic and atmospheric administration, agenzia federale Usa che si occupa di meteo e ambiente

Pubblicato:19-04-2016 16:51
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:35

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ROMA  –  Con marzo sono ben undici i mesi consecutivi di aumenti record delle temperature a livello globale. Lo segnala il Noaa, National oceanic and atmospheric administration, agenzia federale Usa che si occupa di meteo e ambiente.

La temperatura media di marzo sulla superficie di terra e mare è stata di 1.22 gradi superiore alla media del 20mo secolo che è di 12.7 gradi. Con questi valori marzo 2016 si attesta come il marzo più caldo del periodo 1880-2016, da quando esistono rilievi quindi. Ma lo scorso marzo supera di 0.32 gradi anche il precedente record marzolino, e il fatto che questo ultimo primato (negativo) si sia raggiunto solo lo scorso anno, nel 2015, fa capire come la progressione delle temperature sia continua.

Marzo 2016 è stato anche il mese che ha fatto segnare il più elevato scollamento tra tutti i mesi in archivio, risultando più caldo di 0.01 gradi rispetto al precedente distacco record fatto segnare tra febbraio e marzo, quando si parlò ancora una volta di primato. Insomma, la corsa non si arresta. Tutto ciò, precisa il Noaa, fa sì che quello appena passato sia “l’11mo mese consecutivo nel quale il record mensile globale di temperatura è stato infranto, la striscia più lunga nei 137 anni di misurazioni”.


La temperatura media globale della superficie della terra, spiega il Noaa, è stata di 2.33 gradi superiore alla media del 20mo secolo di 3.2 gradi, la temperatura di marzo più alta nei registri, superando il precedente record fissato nel 2008 di 0.43 gradi e superando di 0.02 gradi il record di sempre per un mese singolo, fatto segnare lo scorso mese. “La maggior parte della superficie terrestre è stata più calda o molto più calda della media”, precisa l’agenzia Usa, con aumenti da primato nel Brasile orientale, nella maggior parte dell’Africa orientale e centrale, gran parte dell’Asia sudorientale e larghe porzioni dell’Australia settentrionale e orientale. “La maggior parte del Canada nordoccidentale e dell’Alaska, con vaste regioni dell’Asia settentrionale e occidentale, hanno fatto rilevare temperature almeno 3 gradi sopra la media 1981-2010”.

Le parti più remote del Canada nordorientale, parti dell’Africa nordoccidentale e una regione centromeridionale del Sudamerica, invece, sono risultate più fresche della media. Per quanto riguarda l’Europa, marzo è stato più caldo in Danimarca (1.7 gradi sopra la media 1961-1990 e 0.8 gradi sopra quella 2001-2010), con 11.9 giorni di gelo a fronte della media di 15. In Svezia marzo ha fatto segnare temperature 3-4 gradi sopra la media 1961-1990 nelle aree settentrionali del Vaermland e Dalarna oltre che in Lapland and Vaesterbotten. A marzo la Norvegia è stata di 3.0 gradi sopra la media 1961-1990, facendo di quello 2016 uno dei 12 mesi di marzo più caldi in base ai registri nazionali che partono dal 1900. Al contrario, le temperature di marzo in Francia e Regno Unito sono state rispettivamente 0.8 gradi e 0.2 più fresche della media 1981-2010. Il rapporto ‘Noaa National centers for environmental information, State of the Climate: Global analysis for march 2016’ segnala che anche i primi tre mesi del 2016 sono stati i più caldi rispetto allo stesso periodo sulle superfici di terra e mare, con 1.15 gradi sopra la media del 20mo secolo di 12.3 gradi. Superato anche il precedente record, anche stavolta fatto registrare nel 2015, di 0.28 gradi e superando di 0.4 gradi anche il gennaio-marzo 1998, l’ultima volta nella quale durante questo trimestre si è verificato un fenomeno El Nino forte come quello attualmente in corso.

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