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Ucraina, approvati dieci nuovi corridoi umanitari. Lavrov: “Possiamo garantire sicurezza Kiev fuori dalla Nato”

Il ministro degli Esteri russo insiste sull'importanza per Mosca della neutralità e della "de-nazificazione" di Kiev

Pubblicato:19-03-2022 15:05
Ultimo aggiornamento:19-03-2022 18:01
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ROMA – Sono stati approvati dieci corridoi umanitari in Ucraina per la giornata di sabato 19 marzo, per permettere l’evacuazione di civili e la consegna degli aiuti umanitari. Lo ha annunciato Iryna Vereshchuk, vice-primo ministro ucraino. Uno dei corridoi approvati riguarda la regione di Donetsk e un altro collega Mariupol a Zaporizhzhya. Inoltre, come riporta l’agenzia Interfax, è previsto l’invio di 14 camion di aiuti umanitari nella città di Kherson.

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LAVROV: “UN DOCUMENTO PER GARANTIRE SICUREZZA UCRAINA E NOSTRA”

“Noi abbiamo annunciato gli obiettivi che stiamo perseguendo. Spero che la situazione finisca con la firma di un documento che comprenda i temi della sicurezza, la neutralità dell’Ucraina con la garanzia della sua sicurezza“. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, le cui dichiarazioni sono state riportate da Interfax. “Siamo pronti a considerare questa garanzia per l’Ucraina, per gli europei e, ovviamente, per noi stessi, al di fuori dell’allargamento della Nato”.


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Mosca insiste anche sul tema della tutela della lingua e dell’educazione in russo nel territorio ucraino, nonché sulla “de-nazificazione del Paese”. In particolare, Lavrov è tornato a chiedere “l’adozione di una legge per bandire il nazismo. Queste norme esistono in molti Paesi europei, compresa la Germania”, ha ricordato il ministro degli Esteri russo.

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SCINTILLE KIEV-BERLINO PER LE PAROLE DEL MINISTRO DELLA DIFESA

Non sono piaciute, in Ucraina, le parole del ministro della Difesa tedesco Christine Lambert. Il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podoliak, su Twitter ha scritto: “Il ministro tedesco ha dichiarato chiaramente: ‘La Nato non interverrà nel conflitto e non creerà una no-fly zone in Ucraina. Parole come queste incoraggiano la Russia nel suo massacro dell’Ucraina. Se non riconoscete la guerra e avete paura di Putin, almeno evitate queste dichiarazioni provocatorie”, ha aggiunto Podoliak.

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