Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Sono stati approvati dieci corridoi umanitari in Ucraina per la giornata di sabato 19 marzo, per permettere l’evacuazione di civili e la consegna degli aiuti umanitari. Lo ha annunciato Iryna Vereshchuk, vice-primo ministro ucraino. Uno dei corridoi approvati riguarda la regione di Donetsk e un altro collega Mariupol a Zaporizhzhya. Inoltre, come riporta l’agenzia Interfax, è previsto l’invio di 14 camion di aiuti umanitari nella città di Kherson.
LEGGI ANCHE: La Russia avvisa l’Italia: “Danni irreversibili se seguirà la Francia sulle sanzioni”
“Noi abbiamo annunciato gli obiettivi che stiamo perseguendo. Spero che la situazione finisca con la firma di un documento che comprenda i temi della sicurezza, la neutralità dell’Ucraina con la garanzia della sua sicurezza“. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, le cui dichiarazioni sono state riportate da Interfax. “Siamo pronti a considerare questa garanzia per l’Ucraina, per gli europei e, ovviamente, per noi stessi, al di fuori dell’allargamento della Nato”.
LEGGI ANCHE: Ucraina, Xi a Biden: “Con Usa responsabilità di lavorare per la pace”
Mosca insiste anche sul tema della tutela della lingua e dell’educazione in russo nel territorio ucraino, nonché sulla “de-nazificazione del Paese”. In particolare, Lavrov è tornato a chiedere “l’adozione di una legge per bandire il nazismo. Queste norme esistono in molti Paesi europei, compresa la Germania”, ha ricordato il ministro degli Esteri russo.
LEGGI ANCHE: Come Hitler, adunata di massa per la gloria di Putin… ma la tv nazionale lo interrompe
Non sono piaciute, in Ucraina, le parole del ministro della Difesa tedesco Christine Lambert. Il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podoliak, su Twitter ha scritto: “Il ministro tedesco ha dichiarato chiaramente: ‘La Nato non interverrà nel conflitto e non creerà una no-fly zone in Ucraina. Parole come queste incoraggiano la Russia nel suo massacro dell’Ucraina. Se non riconoscete la guerra e avete paura di Putin, almeno evitate queste dichiarazioni provocatorie”, ha aggiunto Podoliak.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it