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Covid, Iss: “Rt nazionale a 1,16, forte aumento ricoveri in terapia intensiva”

Ecco i principali dati contenuti nel monitoraggio della Cabina di Regia dell'Istituto superiore di Sanità

Pubblicato:19-03-2021 13:32
Ultimo aggiornamento:20-03-2021 10:55

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ROMA – “Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza a livello nazionale, che supera la soglia di 250 casi settimanali per 100mila, che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Nel periodo 12-18 marzo 2021 è risultata di 264 per 100.000 abitanti. Nel periodo dal 24 febbraio al 9 marzo, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 (range 1,02 – 1,26), sempre sopra uno in tutto il range”. Sono i principali dati contenuti nel monitoraggio della Cabina di Regia dell’Istituto superiore di Sanità sulla situazione epidemiologica del Covid-19.

Nel monitoraggio “si osserva un peggioramento nel numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (13 Regioni/PPAA vs 11 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in forte aumento e sopra la soglia critica (36% vs 31% della scorsa settimana)”.

“Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva- prosegue il monitoraggio- è in forte aumento da 2.756 (09/03/2021) a 3.256 (16/03/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate: da 22.393 (09/03/2021) a 26.098 (16/03/2021)”.


Continua ad aumentare il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (54.964 vs 50.256 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è 28,2%. Invece, il 37,2% dei casi è stato rilevato attraverso la comparsa dei sintomi. Infine- conclude il monitoraggio- il 20,5% attraverso attività di screening e per il 14,1% dei casi non era disponibile tale informazione”.

COVID. ISS: 10 REGIONI A RISCHIO ALTO

Dieci regioni hanno un livello di rischio alto, lo stesso della settimana precedente”. Si tratta di Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Umbria. E’ quanto si legge nella bozza del monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute, relativa alla settimana compresa tra l’8 ed il 14 marzo.

Le altre 11 regioni hanno “una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane). Sedici regioni hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste- puntualizza l’Istituto superiore di sanità- una regione, la Campania, ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, e due regioni, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3″.

La bozza riporta infine che “dodici regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre regioni hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno”.

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