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Fridays for future, attivisti in piazza a Napoli: “Basta false promesse”

"Napoli non sta fuori ma è dentro il problema ecologico" dichiara alla Dire padre Alex Zanotelli tra i partecipanti alla manifestazione

Pubblicato:19-03-2021 14:44
Ultimo aggiornamento:19-03-2021 17:00

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NAPOLI – Tornano in piazza a Napoli gli attivisti per il clima del movimento Fridays for future, protagonisti di due presidi che si sono svolti stamattina in città in occasione della giornata globale di azione per il clima. “La zona rossa non può fermare le nostre battaglie, quest’anno – ha spiegato alla Dire Chiara Guardino, portavoce di Fridays for future Napoli – non ci saranno i cortei con milioni di persone che lo scorso anno hanno inondato le strade delle città di tutto il mondo. Abbiamo organizzato due presidi statici nel rispetto del distanziamento e con le mascherine, il primo in piazza Dante e il secondo al porto di Napoli perché lì nelle ultime settimane è stata trovata un enorme discarica a cielo aperto di rifiuti speciali, i cui liquami sono stati sversati nelle acque del mare. Dopo un anno di pandemia e di crisi sociale, sanitaria e politica riteniamo che anche quella climatica sia una emergenza tutti gli effetti. Vogliamo puntare i riflettori su questa crisi che non si risolverà se non agiamo subito”.

I Fridays for future chiedono interventi alle istituzioni “e di certo non ci basta l’istituzione di un ministero per la Transizione ecologica. A capo di quel dicastero – ha ricordato Guarino – c’è una persona, Roberto Cingolani, che collaborava fino a poco fa con Eni e Confindustria. È solo l’ennesima presa in giro”. Giovani, studenti ma anche storici attivisti e ambientalisti napoletani hanno partecipato al presidio per il clima. Presente anche una delegazione di Potere al Popolo oltre al missionario comboniano Alex Zanotelli, 82 anni, che ha indossato al collo un cartello con la scritta: “Giovani, siete l’unico presente che abbiamo per salvarci con il pianeta”. “La mia generazione – ha raccontato padre Alex – sarà maledetta, abbiamo violentato il pianeta. Toccherà a questa generazione ripensare radicalmente tutto se vogliamo salvarci. Anche nel governo Draghi non vedo cambiamenti nella politica nazionale, la nomina di Cingolani al ministero della Transizione ecologica è una presa in giro. Si continua a parlare di grandi progetti, ma l’unica chance che abbiamo è che il governo cambi rotta sul piano ecologico”.

ALEX ZANOTELLI: “RIVOLUZIONE ECOLOGICA SIA PRIORITÀ DEL NUOVO SINDACO DI NAPOLI”

“Napoli non sta fuori ma è dentro il problema ecologico. Napoli è il cuore della Campania, territorio che è oggi la punta dell’iceberg della tragedia ambientale mondiale che ci bombarda”. Il missionario comboniano Alex Zanotelli indica la rotta che dovrà seguire il nuovo sindaco di Napoli. “In questi giorni – spiega alla Dire – c’è un traffico pazzesco nonostante la zona rossa. Acerra e l’inceneritore sono a 30 chilometri da qui e le nanoparticelle che causano tumori ci piovono in testa. Bisogna rivoluzionare e ripensare tutto. Il futuro sindaco dovrà radicalmente cambiare tutto con un’impronta ambientale, ma questo non è facile: purtroppo non penso che ci sia una base che abbia il coraggio oggi di eleggere un sindaco che prenderà decisioni cosi’ drastiche”.


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