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Coronavirus, FISE Assoambiente: “Operatori dei rifiuti senza mascherine, governo intervenga”

Firmato oggi il protocollo di sicurezza per gli operatori dell'igiene urbana

Pubblicato:19-03-2020 15:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:10

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Nel video: Elisabetta Perrotta, direttore FISE Assoambiente

ROMA – “Le attivita’ di igiene ambientale e gestione rifiuti rischiano di bloccarsi in diverse aree del Paese a causa dell’assenza di dispositivi individuali di protezione (DPI) per tutti i 90mila addetti del settore che ogni giorno, anche in piena emergenza Covid-19, stanno continuando a garantire i servizi pubblici ed essenziali di raccolta e gestione dei rifiuti urbani e speciali”. Per venire incontro alle nuove esigenze di sicurezza “chiediamo al Governo di assicurare un adeguato rifornimento di questi dispositivi alle imprese del settore e di valutare in questa fase di emergenza misure fiscali sui DPI per supportare le aziende”.


La denuncia e la proposta sono contenute in una lettera indirizzata da FISE Assoambiente, (l’Associazione che rappresenta le imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attivita’ di bonifica) al ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

L’Associazione chiede al ministero dell’Ambiente, “ad oggi assente, di attivarsi urgentemente allo scopo di fornire disposizioni chiare e coordinate, per ora lasciate solo all’iniziativa di poche Regioni, verso un settore che si trova, da un lato, impegnato pur in questo critico momento nel garantire servizi essenziali non interrompibili e, dall’altro, a far fronte ad una crescente complessita’ organizzativa, in un contesto di tendenziale riduzione del personale addetto ai servizi”.

Una criticita’ che richiede “un indirizzo chiaro, uniforme e concreto da parte delle Autorita’ centrali e la garanzia di adeguato stock di DPI alle aziende al fine di poter operare in piena sicurezza”.

Il problema, sottolinea FISE Assoambiente, “non e’ piu’ rinviabile, in quanto le imprese sono oggi costrette a centellinare i dispositivi di sicurezza in dotazione ai dipendenti; senza la garanzia di adeguati rifornimenti di questi strumenti, le imprese non potranno assicurare il servizio”.

Per venire incontro alle nuove esigenze di sicurezza “chiediamo inoltre al Governo di valutare l’imposizione di un’IVA agevolata (al 4%) per questi dispositivi e la possibilita’ di detrarre i costi relativi in forma maggiorata”. Un’agevolazione fiscale “che potrebbe alleggerire lo stato economico delle aziende in questa fase emergenziale e tutelerebbe fortemente i lavoratori“.

Sul tema dell’aumento dei costi, l’associazione segnala inoltre che “il costo delle mascherine utilizzate dai lavoratori del settore e’ oggi raddoppiato e che quindi occorre monitorare attentamente l’andamento dei loro costi sul mercato al fine di evitare eventuali distorsioni”.

SICUREZZA OPERATORI IGIENE URBANA, FIRMATO PROTOCOLLO

Un protocollo d’intesa per prevenire il contagio da coronavirus e per la tutela della salute dei lavoratori impiegati nel settore del ciclo dei rifiuti, al fine di garantire la continuita’ di un servizio pubblico essenziale e di contribuire al superamento dell’emergenza sanitaria.

A firmarlo oggi – al termine di un incontro in modalita’ telematica – sono state Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), Confindustria Cisambiente, Alleanza delle cooperative italiane (Agci Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi) e Fise Assoambiente (l’Associazione delle imprese di igiene urbana, riciclo, recupero, smaltimento rifiuti e bonifica) con le organizzazioni sindacali FP- Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

L’accordo rafforza, nell’ambito del settore dell’igiene urbana, le tutele del Protocollo d’intesa per agevolare le imprese nell’adozione delle misure di sicurezza anti-contagio negli ambienti di lavoro, promosso dal Governo e sottoscritto dalle rispettive Confederazioni lo scorso 14 marzo. Il protocollo siglato oggi consente di garantire, al contempo, una maggiore sicurezza degli operatori e la continuita’ dei servizi.

Le parti firmatarie chiedono inoltre a Governo, Ministeri competenti, Protezione Civile, Regioni Anci di garantire l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e di ogni altro bene necessario al pieno funzionamento della raccolta e degli impianti. Cosi’ in un comunicato Utilitalia.

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