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Accordo Lega-M5S, Gianluca Cantalamessa: “Condividere un percorso é fattibile”

"Ok a governare ma è più importante non tradire la fiducia elettori"

Pubblicato:19-03-2018 17:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:39

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ROMA – Se Lega e Movimento 5 Stelle “riusciranno a trovare una sintesi su una serie di punti, penso che sia fattibile un discorso di condivisione di un percorso“. Ne è convinto il deputato della Lega, Gianluca Cantalemessa, intervistato dall’agenzia Dire a pochi giorni dall’insediamento delle Camere. La telefonata tra Luigi Di Maio e il leader del Carroccio, Matteo Salvini, “è una questione che attiene ai massimi vertici delle direzioni dei due partiti – puntualizza il parlamentare neoeletto-. Il punto è che noi siamo disposti a dialogare con tutti quelli che condividono il nostro programma o buona parte di esso”.

E il dialogo è aperto, chiaramente, con il Movimento 5 Stelle “alcune delle loro battaglie – ragiona Cantalamessa – credo che siano condivisibili. Non tutte le posizioni ovviamente, ma credo che agli italiani interessi la risoluzione dei problemi. Quindi, va bene trovare una sintesi sui punti programmatici, ma in un discorso che sia in linea con gli impegni presi con gli elettori. Perché governare è importante, ma lo è ancor di più essere coerenti con persone che ci hanno dato loro fiducia”.

Il primo banco di prova sulla tenuta dell’ipotetico asse M5S-Lega sarà la scelta dei presidente delle due Camere: “si punti su figure che rappresentino l’importanza delle due poltrone di cui stiamo parlando, e cioè – conclude il deputato leghista – figure super partes e che sappiano interpretare il ruolo che richiede tale posizione”.


“Io da Napoli a Pontida, fratello anche per vecchia guardia”

“Sono stato a Pontida per la prima volta nel 2014. Ho alzato uno striscione su cui c’era scritto “Napoli”, una scritta lunga sei metri. In tanti mi si sono avvicinati chiamandomi “fratello””. Il parlamentare Gianluca Cantalamessa è il primo deputato di Napoli ad essere eletto dalla Lega. Un progetto, quello di Matteo Salvini, che “ho sposato già 4 anni fa – racconta all’agenzia Dire -. All’epoca dicevo che era una follia, due anni fa parlavo di un sogno irrealizzabile. Oggi penso che se continuiamo a lavorare pancia a terra, con umiltà e determinazione, quel ‘sogno’ sarà presto una realtà”. In Campania, la Lega è riuscita nell’impresa di portare alle Camere ben 3 parlamentari, un risultato che è simile in molte Regioni del Sud.

“Come abbiamo fatto? Semplicemente cercando di dare risposte serie e concrete – risponde Cantalamessa – e cercando di portare nelle Regioni del Sud modelli di sviluppo di Regioni più virtuose, penso al Veneto e alla Lombardia. Il voto al Sud e l’exploit del Movimento 5 Stelle non è dettato dal reddito di cittadinanza ma dal fatto che il popolo meridionale ha detto basta alla politica tradizionale che purtroppo si è spesso preoccupata di comprare la fame delle persone senza puntare sul merito e sulle potenzialità, tante, che ha il nostro territorio. E poi, nel 2011, la prima volta che i 5 Stelle si candidarono a Napoli presero lo zero virgola…”.

In parlamento, per i deputati e senatori meridionali della Lega, ci sarà da gestire i rapporti con “la ‘vecchia guardia’ del partito che però considererà me e gli altri parlamentari del Sud come dei fratelli con cui condividere battaglie sui territori, anche Bossi, Maroni e Calderoli. Non esiste più un Nord e un Sud: il problema – spiega il deputato napoletano – è la produzione della ricchezza, l’immigrazione senza controllo, la mancanza di lavoro, l’attacco delle multinazionali ai piccoli commercianti. Sono problemi che riguardano sia gli italiani del Sud che quelli del Nord. E noi, forse, lo abbiamo capito prima degli altri”.

A chi accusa la Lega di aver imbarcato al Sud impresentabili e portatori di voti, Cantalamessa risponde che “non è vero” e che “bisognerebbe guardare, magari, ai partiti che prendono il 40% e non a quelli che prendono il 6%. Ma alcuni giornali come l’Espresso o Topolino, che io non leggo – scherza -, hanno degli approcci troppo simili ai partiti a loro vicini. E, ormai, appartengono al passato”.

“A Napoli si spendono 150mila euro al giorno per gli immigrati”

Sicurezza, lavoro e difesa delle nostre tradizioni“. Sono queste le tre priorità che Gianluca Cantalamessa porterà in parlamento subito dopo l’insediamento delle Camere. In un’intervista all’agenzia Dire, lancia l’allarme disoccupazione: “non è possibile – afferma – che, in una Regione che ha il 50% della disoccupazione giovanile, 230 sindaci firmino un accordo con il ministero dell’Interno per avviare al mondo del lavoro 10mila immigrati. La provincia di Napoli – avverte – spende 150mila euro al giorno per gli immigrati e i nostri ragazzi, invece, sono costretti ad andare via perché non hanno lavoro. Noi, sul lavoro come sulla sanità, cercheremo di mutuare il buon governo di Regioni come il Veneto e la Lombardia, proponendo programmi alternativi di sviluppo del territorio senza perdere le peculiarità locali. Siamo orgogliosamente napoletani e orgogliosamente meridionali“.

Alla Camera, Cantalamessa si impegnerà per l’approvazione di “una legge a favore dei marittimi italiani che sono vittime di normative in base alle quali, su navi battenti bandiera italiana, possono esserci due registri, uno per gli italiani e uno per gli stranieri. Questo – conclude – consente che ci siano due paghe diverse per gli italiani e gli stranieri e centomila famiglie italiane finiscono per strada”.

“De Luca deve dimettersi”

“Renzi si è dimesso, aspettiamo chiaramente anche le dimissioni del presidente Vincenzo De Luca“, dichiara  Cantalamessa, deputato della Lega eletto in Campania.
Il parlamentare del Carroccio spiega che “il tonfo elettorale del Pd dimostra il poco gradimento nei confronti di De Luca in questa Regione. E poi – aggiunge – si guardi all’andamento di tutti i comparti, dalla sanità ai trasporti: c’è un allontanamento rispetto ai cittadini. La politica è chiusa nelle stanze del potere e i campani sono abbandonati a loro stessi”.

“De Magistris è arroganza poggiata sul nulla”

Il sindaco di Napoli è l’arroganza poggiata sul nulla. Le elezioni del 4 marzo sono il primo avviso di sfratto e di qui a breve sarà costretto ad andar via”. Parola di Gianluca Cantalamessa, deputato della Lega, che all’agenzia Dire parla delle politiche adottate in città da Luigi de Magistris.

“Lui è uno di quelli che spostano sempre l’attenzione dai temi, puntando sull’ideologia. Lo fa – dice il parlamentare neoeletto – perché è incapace di dare risposte all’illegalità diffusa, ai commercianti che subiscono la concorrenza sleale degli abusivi. Preferisce non pensare agli eterni cantieri di questa città. A noi – aggiunge – le ideologie non interessano, ci preoccupiamo di dare sicurezza e lavoro alle nostre famiglie”.

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