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Arriva l’eclissi, Asi: “Ecco perché è importante studiare il Sole”

Andare nello Spazio "non è costoso in termini assoluti se si pensa che il bilancio annuale dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), poco più di 500 milioni di euro divisi per tutti gli abitanti della nostra penisola, comporta un costo pro capite inferiore ai 10 euro l’anno, che sono meno di un caffè a testa al mese"

Pubblicato:19-03-2015 14:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:12

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eclissi sole (700 x 467)ROMA  – Domani avrà luogo un’eclissi di Sole. In Italia le percentuali di oscuramento del disco solare varieranno molto in base alla localizzazione nella penisola: dal 68 per cento di Milano, al 56 per cento di Roma e al 50 per cento di Palermo. La Luna inizierà a coprire il Sole alcuni minuti prima delle 9.30, raggiungerà il massimo verso le 10.30-10.40 e si concluderà poco prima delle 12. L’eclissi di domani è un evento molto raro, in quanto l’oscuramento della nostra stella coinciderà con l’equinozio di primavera.

L’eclissi “sarà preziosa per fare osservazioni e studi, per esempio misurare il diametro del Sole e studiare la corona solare, lo strato più esterno dell’atmosfera della stella. Insieme ad altri, anche il satellite europeo Proba-2, potrà osservare l’oscuramento del Sole dallo Spazio: le osservazioni dallo spazio saranno integrate con le osservazioni terrestri e utilizzate in seguito a scopo scientifico”, rende noto l’Agenzia spaziale italiana (Asi) in un comunicato.

Il Sole e la radiazione che emette condiziona tutta la vita sulla Terra, è fondamentale conoscerlo per prevederne le variazioni. Ad esempio si è scoperto che le esplosioni solari più intense possono provocare danno alla reti di distribuzione dell’energia e alcuni black-out sono stati causati proprio dalla radiazione solare.


L’Europa “si appresta a lanciare una sonda destinata allo studio della nostra Stella”, Solar Orbiter. A bordo ci sarà uno strumento realizzato dall’Asi e a guida italiana, il coronografo spaziale Metis. Questo strumento, che è l’erede di un altro simile lanciato 20 anni fa, a bordo della missione europeo-americana SOHO, ha un’ottica progettata in modo da riprodurre a bordo  l’effetto di un’eclisse di Sole, permettendo così di osservare la tenue emissione della corona solare estesa, un milione di volte più debole di quella del disco solare”.

Solar Orbiter è una delle missioni spaziali che “ci consentono di scoprire come è fatto l’Universo, come si è evoluto e come la Terra viene influenzata dal resto del cosmo e, analogamente a tutte le altre missioni spaziali, porterà importanti benefici e ritorni economici sulla Terra- spiega l’Asi-. Dal punto di vista economico, anche Solar Orbiter avrà costi di studio, realizzazione e gestione in orbita: il budget è di circa 800 milioni di euro. Suddivisi per 10 anni di sviluppo e ulteriori 10 di attività in orbita, Solar Orbiter costerà a ciascun contribuente europeo una somma limitatissima di denaro, ma darà lavoro ad altissima tecnologia a tante industrie europee, con quelle italiane ai primi posti, e a tanti ricercatori, permettendo un enorme guadagno a livello di conoscenza”.
 
GLI INVESTIMENTI – Andare nello Spazio “non è costoso in termini assoluti se si pensa che il bilancio annuale dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), poco più di 500 milioni di euro divisi per tutti gli abitanti della nostra penisola, comporta un costo pro capite inferiore ai 10 euro l’anno, che sono meno di un caffè a testa al mese“, rende noto l’Asi in un comunicato. Se “il nostro Paese decidesse di aumentare questa spesa da un caffè a un cappuccino, avremmo un budget simile a quello di Germania e Francia- prosegue l’Asi-.  Lo spazio ci dona molto e i numeri parlano chiaro: per ogni euro investito ne abbiamo almeno tre di ritorno. Un rapporto che cresce anche fino a 10 nel settore delle telecomunicazioni. Non a caso lo spazio è al centro dei programmi di sviluppo di tutte le nazioni industrializzate al mondo e l’Italia, con l’Asi, le sue industrie e i suoi ricercatori, è ai primi posti fin dall’inizio

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