Caso Paragon, Nordio: “Nessuno è stato intercettato dalla Polizia penitenziaria”

Il ministro Nordio risponde a un'interrogazione di Italia Viva sul caso Paragon

Pubblicato:19-02-2025 19:01
Ultimo aggiornamento:19-02-2025 19:01

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ROMA – “Nessuna persona è mai stata intercettata da strutture finanziate dal ministero della Giustizia nel 2024, e nessuna persona mai stata intercettata dalla Polizia penitenziaria. Certa stampa e chi fa insinuazioni non vere, magari ne risponderà”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a un’interrogazione di Italia Viva sul caso Paragon durante il question time alla Camera.

Lo spyware inoculato su Whatsapp ha interessato nel mondo novanta tra giornalisti e attivisti, di cui sette in Italia. Lo spyware si chiama Paragon ed è messo a punto dalla società israeliana Paragon Solution che ha dichiarato di averlo fornito al governo americano e ad agenzie governative di intelligence di Paesi alleati.

“NO CONTRATTI DAP, INTERCETTAZIONI SOLO DA AUTORITÀ GIUDIZIARIA”

“Lo svolgimento delle attività di intercettazione è sempre delegato dall’autorità giudiziaria, quindi dalle Procure ordinarie e Dda. Le spese per le intercettazioni sono liquidate direttamente dall’autorità giudiziaria e poi comunicate al ministero della Giustizia, quindi nessuna competenza nel merito è del Dap“, ha ribadito Nordio.
“Posso assicurare che nessun contratto è mai stato stipulato dal Dap o dalle dipendenti direzioni generali con qualsivoglia società di qualsiasi tipo. Le intercettazioni si fanno solo su autorizzazione dell’autorità giudiziaria“, ha ribadito Nordio.

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