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ROMA – Al Dipartimento per l’efficienza governativa, il famigerato Doge di Musk che dovrebbe, nelle intenzioni di Trump, ridurre drasticamente i costi dell’amministrazione americana, hanno un problema serio con la contabilità elementare. Lunedì hanno pubblicato sul sito ufficiale un elenco dei contratti governativi che hanno annullato finora, per un totale di circa 16 miliardi di dollari di risparmi. Quasi la metà di quei risparmi sarebbe attribuita a un singolo contratto da 8 miliardi di dollari per l’agenzia Immigration and Customs Enforcement. Peccato che il New York Times, fiutato l’errore, li abbia sgamati: il contratto “miliardario” era di soli 8 milioni di dollari.
Non bastasse, secondo il Nyt i 55 miliardi di dollari di risparmi che il Doge si intesta finora “non sono corredati da documentazione specifica”.
Il contratto in questione era stato stipulato con una società chiamata D&G Support Services, per la fornitura di “servizi di supporto tecnico e di programma” all’Office of Diversity and Civil Rights presso l’ICE, ovvero i programmi di inclusività che Trump ha tagliato per primi.
Il sito del Doge inizialmente includeva uno screenshot dal database federale degli appalti che mostrava che il valore del contratto era di 8 milioni di dollari, anche se sullo stesso sito era contabilizzato da 8 miliardi. Lo screenshot poi è stato rimosso ma hanno continuato a dichiarare 8 miliardi di risparmi.
In ogni caso, il risparmio non sarebbe nemmeno di 8 milioni, perché erano già stati spesi 2,5 milioni di dollari, quindi alla fine Musk avrebbe fatto risparmiare alle casse federali al massimo 5,5 milioni.
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