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Bernaudo (Liberisti Italiani): “Sul tema della riduzione delle tasse in giro troppi falsari”

Lo dichiara il presidente del nuovo soggetto politico Liberisti Italiani, che ha celebrato con successo la propria Assemblea fondativa sabato scorso a Roma.

Pubblicato:19-02-2020 17:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:01
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ROMA – “Dopo i dati devastanti della produzione industriale, il Pil fermo da 15 anni, la pressione fiscale sulle attività produttive più alta del mondo, torna prepotente nel dibattito il tema della riduzione delle tasse. E a questo va aggiunto l’aumento esponenziale degli inattivi, persone che il lavoro qui in Italia non lo cercano più e la chiusura di 3 milioni di partite Iva negli ultimi 3 anni”. Così in una nota Andrea Bernaudo, presidente del nuovo soggetto politico Liberisti Italiani, che ha celebrato con successo la propria Assemblea fondativa sabato scorso a Roma.

“Sentiamo molti politici di governo e di opposizione parlare di riduzione delle tasse, ma non sentiamo nessuno spiegare in che modo vogliono farlo- spiega Bernaudo- Per noi il primo passo per ridurre le tasse su imprese e lavoratori sta nella riduzione della spesa pubblica al di sotto del 50% del Pil. Cominciamo col tagliare con la scure liberista l’85% delle società partecipate da Stato, regioni e comuni e gli enti pubblici dipendenti. Si può iniziare da quelle decotte, in rosso e/o sostanzialmente inutili e sconosciute per il 99,9% dei contribuenti italiani”.

“Si deve proseguire- continua il leader di Liberisti Italiani- mettendo online, a beneficio di tutti i contribuenti l’accountability dello Stato, cominci a rendicontare lo stato ai cittadini, visto che pretende di metterci il microchip nel portafoglio. Se lo Stato può controllare 60 milioni di contribuenti, perché non si possono mettere in rete tutte le spese dei suoi innumerevoli centri di costo? Come mai nessuna forza politica di governo e di opposizione mette queste soluzioni come contraltare allo storytelling sulla riduzione delle tasse?”.


“Noi- aggiunge Bernaudo- abbiamo fissato questi obiettivi nel nostro statuto come principi fondanti della nostra stessa esistenza, noi non abbiamo clientele e rendite di posizione da difendere. In giro vediamo troppi falsari sul tema della riduzione delle tasse, mentre il paese e la sua economia reale sta collassando sotto la cappa di piombo dello statalismo e del suo braccio armato: tasse e burocrazia”. “I tempi sono maturi per un’inversione nella politica economica e fiscale- conclude il presidente di Liberisti Italiani- noi siamo in campo per questo, dopo il successo di Roma, presto saremo in Lombardia. E siamo già presenti in tutte le province italiane”.

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