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Chi aspetta la mossa di Renzi… e chi sogna un accordo Zingaretti-Salvini per il voto anticipato

L'editoriale di Nico Perrone per DireOggi

Pubblicato:19-02-2020 16:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:01

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ROMA – «Ma è mai possibile che noi nelle commissioni parlamentari sono mesi che non vediamo un provvedimento? Che facciamo solo audizioni con questo e quello sull’inutilità di stare al mondo? Ma come si fa, è indecente…». Il deputato leghista è davvero sconcertato da quanto sta accadendo, dalle chiacchiere che si rincorrono e dal nulla che si realizza.

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«Sì, sappiamo che stasera Matteo Renzi a “Porta a Porta” farà delle aperture a Salvini». Il punto è proprio questo, Renzi romperà e uscirà dalla maggioranza di Governo? Nessuno ci crede, ed è questo l’altro aspetto curioso della vicenda. Per molti è Renzi che in questo momento ha il mazzo in mano, che può determinare qualche cambiamento significativo ma… nessuno si fida di lui.


Messi alle strette dal cronista, a livello trasversale non c’è un parlamentare che acquisterebbe un Rolex usato (ma vero) dal senatore di Scandicci. E quindi in Parlamento non c’è un solo scenario ma tanti. E qualcuno veramente allettante.

Ragionamenti nell’area del centrosinistra: «Se Zingaretti avesse un po’ di coraggio questo è il suo momento. Dovrebbe essere lui a stringere subito un patto con Salvini per andare al voto a giugno. Crisi prima del Referendum del 29 marzo, che slitterebbe di un anno, al voto a giugno con questa legge elettorale e ancora 945 parlamentari; Salvini, visti i sondaggi, sarebbe premier; accordo preliminare su Mario Draghi alla presidenza della Repubblica, anche per stoppare i possibili attacchi europei; il Pd sarebbe l’unica forza di opposizione con il doppio dei parlamentari, che potrebbe capitalizzare il dissolvimento del M5S, senza l’incubo Renzi che verrebbe spazzato via dal voto».

Ragionamenti nel centrodestra: «Certo, Salvini premier dovrebbe vedersela con la leader di Fratelli d’Italia e Silvio Berlusconi; mediare e accontentare i tanti che, per rompere adesso, vorranno per iscritto la nuova candidatura. E poi le liti con l’Europa, l’aumento probabile dell’Iva e via col tango… pure lui nel giro di due anni potrebbe bruciarsi».

Questo è quello che si respira in queste ore, in attesa dell’ennesimo penultimatum di Matteo Renzi. Che farà «il bullo, quello che sa fare – dice un Dem di peso- solo perché è sicuro che non ci saranno elezioni anticipate e che si resterà in maggioranza. Lui sa che nel caso decidesse di andare all’opposizione con Salvini, Meloni e Berlusconi, tutti i suoi lo lascerebbero all’istante».

Per questo, e torna l’incubo nel Pd, “lui continuerà a sparare contro di noi, Conte e il Governo, bloccherà di fatto ogni cosa e noi – dice sconsolato il Dem- alla fine scontenteremo tutti gli elettori che stanno tornando». Responsabili e… mazziati. 

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