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Aumentano gli incidenti mortali sulle strade della Capitale

Diminuiscono gli incidenti e i feriti ma sono in aumento i decessi. 148 morti nel 2018, 19 in più rispetto all’anno precedente.

Pubblicato:19-02-2020 11:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:01
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ROMA – Le strade di Roma sono sempre più pericolose in materia di sicurezza stradale. Diminuiscono gli incidenti e i feriti ma sono in aumento i decessi. 148 morti nel 2018, 19 in più rispetto all’anno precedente. Questo è il dato che è emerso in un recente studio portato avanti dall’Aci (Automobile club d’Italia), che ha analizzato i sinistri ed evidenziato le strade meno sicure, e che l’agenzia Dire, nell’ambito della rubrica DIREzione Roma, vuole riportare all’attenzione pubblica.

“Il Grande Raccordo Anulare e tutte le vie consolari sono ad alto rischio incidente, per il maggior flusso di veicoli e la velocità elevata, ma è all’interno del centro urbano che si registra il maggior numero di sinistri– dichiara Riccardo Alemanno, presidente dell’Automobile club Roma- e anche a piccole velocità si procurano dei danni enormi”. Molti incidenti sono causati dalle pessime condizioni del manto stradale. Buche e radici sono le insidie più grandi per gli utenti definiti fragili, come ciclisti e motociclisti, mentre per i pedoni i rischi provengono da una segnaletica orizzontale spesso sbiadita o totalmente cancellata.


“I motociclisti sono costretti a evitare qualsiasi deformazione del manto stradale per mantenere il mezzo in equilibrio- afferma Antonio Datri, presidente dell’Unasca (Unione nazionale autoscuole studi consulenza automobilistica) mentre gli automobilisti possono fare dei movimenti bruschi che mettono in pericolo loro stessi e anche i pedoni”. Anche a piazza Venezia, sotto al Campidoglio, la situazione è critica. Oltre alle buche, ci sono avvallamenti e rattoppi di asfalto effettuati sui sampietrini. “Per una città come Roma la situazione del manto stradale costituisce sicuramente un problema- ha proseguito Riccardo Alemanno- per il parco circolante a due ruote che nella capitale registra 400mila unità”. A peggiorare la situazione c’è anche il comportamento degli utenti che non rispettano il codice della strada. Per questo vengono portati avanti progetti sull’educazione stradale, per sensibilizzare i cittadini sull’uso delle cinture di sicurezza (sia sui sedili anteriori che posteriori) e del casco in bicicletta e sui motoveicoli, sul rispetto dei limiti di velocità e sui danni prodotti da alcol e droghe.

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