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Pd, Zingaretti: “Io prossimo candidato alla segreteria? Lo escludo”

Il presidente uscente del Lazio lancia però un appello: "Basta lacerare il campo del centrosinistra"

Pubblicato:19-02-2018 12:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30
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ROMA – Dialogo nel centrosinistra e ipotesi di successione alla segreteria del Pd: questioni che vengono sottoposte a Nicola Zingaretti, governatore uscente della Regione Lazio, e candidato alla rielezione, intervistato questa mattina in Non Stop News, in onda su Rtl 102.5.

“Governatore, lei nel Lazio ha espresso aperture e ha fatto alleanze anche con LeU, come vede il futuro del Pd dopo il voto?” chiedono i conduttori.

“Ci sarà un governo parlamentare- risponde Zingaretti – Per questo, mi auguro che, in questi pochi giorni di campagna elettorale, le diverse forze politiche di centrosinistra lavorino per portare al voto il proprio pezzo di elettorato senza accentuare le contrapposizioni. Il governo sarà parlamentare, ripeto. E, se le forze storicamente riconducibili al centrosinistra si alleassero, potremmo essere vicini a una maggioranza parlamentare”.


Poi Zingaretti ha lanciato un appello a LeU: “Io confido che se LeU portasse una parte di elettorato di centrosinistra che non avrebbe votato Pd, a votare nuovamente per il centrosinistra, perché non immaginare una maggioranza che poi nelle aule parlamentare conti come tale? Dobbiamo interrompere la lacerazione nel centrosinistra“.

Ai conduttori che lo incalzano, chiedendogli: Lei sa però che per LeU il problema è il segretario Renzi. Vista anche la sua capacità dialogante, ci starebbe a candidarsi alla segreteria Pd?”.

Nicola Zingaretti risponde: “A me farebbe piacere, sarei ipocrita se non lo dicessi. Però i cittadini, le persone sanno che ho il brutto vizio che, se dico di voler fare una cosa è quello che voglio fare. E’ ovvio se mi candido come presidente della Regione, per il secondo mandato, voglio fare quello. Ma lo faccio anche per sfatare un incubo del Lazio: siamo l’unica regione italiana che mai ha avuto ciclo con doppio mandato e sarebbe fatto storico riuscirci. Certo, se poi posso portare un contributo, lo faccio volentieri, dimostrando che non in un piccolo comunello ma nella seconda regione italiana per Pil, più grande dell’Ungheria e del Portogallo per ricchezza prodotta, in realtà le alleanze nel centrosinistra sono possibili“.

“Quindi se tutta la politica guardasse a questo esempio, lo scontro acceso potrebbe essere evitato. L’appello che faccio- ribadisce Zingaretti- è che nessuno veda nelle differenze un problema o una paura. In questo momento non aggiungiamo macerie. Però io non voglio fare il segretario del Pd, non è all’ordine del giorno, sennò mi candidavo alla Camera”.

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