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Inceneritori Colleferro, Parisi: “Se verrò eletto ripartiranno”

"Zingaretti ha paura di prendere decisioni", dice il candidato del centrodestra per la presidenza della Regione Lazio

Pubblicato:19-02-2018 12:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29
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ROMA – “Noi vogliamo riattivare immediatamente gli impianti di incenerimento di Colleferro, è la prima cosa da fare. Stiamo buttando milioni di euro e paghiamo anche la Tari più alta. I fornitori faranno anche causa per questo blocco del revamping. Questa cosa qui, se andremo al governo della Regione, si sistema subito, perché è l’unico sistema civile per gestire i rifiuti. Zingaretti ha paura di prendere decisioni, io mi impegnerò su cose che farò nei prossimi cinque anni. Nel programma del Pd non c’è niente sui rifiuti, a parte qualche parola sull’aumento della differenziata. Non è mai un problema di soldi, ma di incapacità politica“. Così il candidato presidente alla Regione Lazio per il centrodestra e leader di Energie per l’Italia, Stefano Parisi, incontrando i delegati sindacali dei lavoratori di Lazio Ambiente SpA, la società regionale che garantisce il servizio di gestione dei rifiuti in alcuni comuni del Basso Lazio tra cui Colleferro, in provincia di Roma. La visita si è tenuta stamattina a Colleferro nella sede della società, dove dallo scorso 9 febbraio è in corso un presidio dei lavoratori di Lazio Ambiente che, muniti di striscioni e bandiere delle varie organizzazioni sindacali, vogliono sollecitare il mancato pagamento degli stipendi e una positiva risoluzione della crisi aziendale, per favorire la rioccupazione degli oltre 300 esuberi dichiarati dall’azienda. Un’azienda che vive da diversi mesi in una situazione di stallo dovuta alla vicenda dei comuni morosi.

Altro problema sullo sfondo della crisi aziendale il blocco del revamping degli inceneritori di Colle Sughero

Altro problema sullo sfondo della crisi aziendale il blocco del revamping degli inceneritori di Colle Sughero, finanziato dalla Regione Lazio per 7 milioni di euro, a cui si sono opposti associazioni ambientaliste, comitati e cittadini in presidio permanente al quartiere Scalo da oltre 90 giorni sotto la bandiera del movimento Rifiutiamoli.

Nessuno parla del termovalorizzatore, nessuno ci spiega cosa faranno

 “Stiamo perdendo il posto di lavoro, ce l’abbiamo con Regione Lazio e con il comune di Colleferro- dichiara Alberto Talone, delegato sindacale Filctem Cgil del ramo termovalorizzatore- Nessuno parla del termovalorizzatore, nessuno ci spiega cosa faranno. Il ministero dice che non c’è alcuna alternativa agli inceneritori. Siamo stanchi, abbiamo incontrato tutti, Raggi, Zingaretti, ma siamo in balia del nulla. Noi sappiamo che Zingaretti non vuole far ripartire gli impianti, e quello che ci fa arrabbiare di più è che sono stati spesi 12 milioni e 600mila euro pubblici, sprecati. L’azienda non ci dà alcuna risposta, siamo tutti fermi. Quello che dice il sindaco sul consorzio sono solo chiacchiere. I dati di Arpa- conclude il delegato- ci dicono che le polveri sottili da quando sono fermi gli impianti non si sono abbassate”. 

La vostra non è solo una battaglia dei lavoratori– conclude Parisi rispondendo alle persone in presidio- ma anche per la società civile, per una corretta gestione dei rifiuti“.

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