Israele, l’attacco di Smotrich: “Rovescerò il governo se l’esercito non occuperà Gaza”

Oggi, in segno di protesta, ha lasciato l'esecutivo il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir. Con lui anche altri due ministri

Pubblicato:19-01-2025 13:07
Ultimo aggiornamento:19-01-2025 17:44

smotrich
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ROMA – “Rovescerò questo governo se l’esercito non tornerà a combattere in modo da permetterci di prendere il controllo dell’intera Striscia di Gaza e a governarla“: questa la dichiarazione del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, poco dopo l’avvio del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che, tra le altre cose, prevede anche l’uscita parziale e graduale delle truppe israeliane.

Come riferisce il Times of Israel, citando un’intervista rilasciata ad Army Radio, Smotrich ha attaccato il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, il tenente generale Herzi Halevi, definendolo “debole nella strategia”: “Israele deve occupare Gaza e creare un governo militare temporaneo perché non c’è altro modo per sconfiggere Hamas”.
L’esponente della destra estrema aggiunge: “Se fossi il primo ministro, direi al capo di stato maggiore: ‘Questa è la mia politica; se non la esegui, torni a casa’“.

L’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani ha creato un terremoto nel governo del primo ministro Benjamin Netanyahu che, dalla sua istituzione, è stato definito dagli analisti “il più a destra” della storia. Stamani infatti, in segno di protesta, ha lasciato l’esecutivo il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir. Con lui, lasciano anche altri due ministri: Yitzhak Wasserlauf e Amichai Eliyahu. L’accordo di cessate il fuoco è stato ratificato infatti nella notte tra venerdì e sabato tramite il sì di 24 ministri, e otto contrari.


Ora ci si aspetta che, dopo le dimissioni del leader di Potere ebraico (Otzma Yehudit), lasceranno anche i sei parlamentari del partito nazional-religioso, privando Netanyahu della maggioranza di 61 parlamentari alla Knesset necessaria per governare.
L’estate scorsa, l’allora alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, aveva chiesto all’Unione – senza successo – di spiccare sanzioni contro Smotrich e Ben-Gvir per le frasi pronunciate dai due ministri, in cui incoraggiavano l’affamamento completo della popolazione di Gaza per ottenere il rilascio degli ostaggi israeliani.

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