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A Bologna chirurgia pediatrica meno invasiva grazie a un nuovo laser

Rispetto alle procedure tradizionali, il laser consente di agire per via endoscopica e il suo raggio d’azione permette di perfezionare incisioni a profondità limitata

Pubblicato:19-01-2023 18:47
Ultimo aggiornamento:20-01-2023 11:00
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BOLOGNA – Una chirurgia che curi le patologie dei più piccoli in maniera sempre meno invasiva, facendo calare la durata sia dei singoli interventi sia della degenza post-operatoria. È ora possibile a Bologna grazie al nuovo laser Litho Evo, donato dall’associazione Genitori e Amici Chirurgia Pediatrica Gozzadini, con il sostegno di Banca di Bologna, all’unità operativa di Chirurgia pediatrica dell’Irccs Policlinico Sant’Orsola guidata dal professor Mario Lima.

Rispetto alle procedure tradizionali, il laser consente di agire per via endoscopica e il suo raggio d’azione permette di perfezionare incisioni a profondità limitata. Si tratta di uno strumento moderno e ad alte prestazioni, quindi, che viene applicato nelle attività chirurgiche in ambito prevalentemente urologico e che ora quindi è disponibile anche al Policlinico bolognese. “Può essere impiegato- spiega Lima illustrando oggi la nuova apparecchiatura nei locali del padiglione 13- per tutte le patologie urologiche, sia rare che più diffuse come neoformazioni tumorali, ureterocele e valvole dell’uretra posteriore, calcolosi vescicale, stenosi dell’uretra, neoplasie vescicali”. Non solo: associando il suo utilizzo con altre tecnologie mini-invasive, il nuovo strumento è applicabile per la cura anche di altre malattie. “È infatti importante- continua il professore- disporre di più strumenti dedicati specificatamente alla chirurgia pediatrica perché per i bambini si utilizzano potenze minori ma soprattutto delle sonde di calibro inferiore rispetto a quelle utilizzate nella cura dell’adulto. Si è creato, nel tempo, un gruppo di medici, Michela Maffi, Eduje Thomas e Marco Di Mitri, che, seguendomi e dedicandosi a queste specifiche tecniche, ne garantisce la prosecuzione e il livello elevato. Il gruppo è formato da giovani chirurghi pediatri e da medici in formazione”. L’unità operativa di Chirurgia Pediatrica del Sant’Orsola accoglie ogni anno 3.500 bambini tra i due e i 18 anni ed esegue 4.500 procedure chirurgiche, dalle più complesse a quelle routinarie. Di queste, il 70% viene realizzato con tecnologie mininvasive. L’associazione Amaci Odv, in tutto questo, affianca il personale sanitario e le famiglie nel percorso di assistenza dei più piccoli e sostiene da sempre la chirurgia pediatrica attraverso la donazione di materiali e attrezzature, oltre a iniziative dedicate all’assistenza e alla formazione.

“Ringraziamo la Banca di Bologna e il suo presidente Enzo Mengoli per la loro sensibilità nei confronti dei bambini ricoveranti nel reparto di Chirurgia pediatrica del Policlinico di Sant’Orsola”, puntualizza Pier Paolo Redaelli, presidente della stessa associazione. “Questo- evidenzia sul nuovo laser la direttrice generale del Policlinico, Chiara Gibertoni- non è solo uno strumento per le attività chirurgiche, ma è anche una dimostrazione di quanto sia importante la solidarietà e la collaborazione per la continua crescita delle attività del nostro ospedale. Un approccio di valore che impatta positivamente sulla cura dei pazienti, in questo caso i più piccoli”.


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