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Tg Riabilitazione, edizione del 19 gennaio 2022

Si parla di fratture femore, robot, 'tatuaggi' elettronici e protesi

Pubblicato:19-01-2022 13:22
Ultimo aggiornamento:19-01-2022 13:22

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– FRATTURE FEMORE PROSSIMALE NEGLI ANZIANI, LINEE GUIDA SIOT

La Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, in qualità di capofila, ha tracciato le ‘Linee Guida per le Fratture del Femore Prossimale nell’anziano’ con l’obiettivo di offrire una serie di raccomandazioni per la migliore gestione di questi pazienti. La conclusione degli studi, condotta in collaborazione con altre 18 società scientifiche, è stata pubblicata il 10 gennaio nel Sistema Nazionale delle Linee Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità. “Spesso tale frattura- ha spiegato il presidente della Siot, Paolo Tranquilli Leali- può essere associata all’osteoporosi e ad altre condizioni mediche generali, come l’insufficienza funzionale degli arti inferiori, il morbo di Parkinson e il deficit visivo che possono aumentare il rischio di cadute delle persone anziane. L’obiettivo, quindi, è duplice- ha concluso- assicurare un’assistenza più efficace per i pazienti e allo stesso tempo economicamente sostenibile per il nostro sistema sanitario”.

– A SAN RAFFAELE ROMA ARRIVA ALEX, ROBOT CHE POTENZIA BRACCIO

Si chiama Alex. È il nuovo robot arrivato in casa San Raffaele ad ampliare la dotazione robotica della palestra tecnologica dell’Irccs romano. Si tratta di un esoscheletro bilaterale per l’arto superiore, un dispositivo che avvolge entrambe le braccia del paziente colpito da ictus, guidandolo in movimenti che riproducono, grazie a un sistema di realtà virtuale, situazioni della vita quotidiana. “Siamo uno dei pochi centri italiani altamente specializzati in neuroriabilitazione ad avvalerci di ‘ALEx RS Wearable Robotics’- ha spiegato spiega Marco Franceschini, coordinatore delle attività di Ricerca Clinica in Riabilitazione Neuromotoria dell’Istituto di Ricerca San Raffaele- Dunque un ausilio da usare per il pieno recupero della capacità motoria del braccio e grazie a cui i terapisti possono avvalersi di un approccio personalizzato sul singolo paziente con progressi monitorabili e un sistema di realtà virtuale completamente sensorizzato. Ciò permette al robot di avvertire anche la minima pressione del paziente, aiutandolo così in movimenti ripetuti anche quando le capacità motorie delle braccia sono nettamente ridotte”.

– UN ‘TATUAGGIO ELETTRONICO’ PER CONTROLLARE PROTESI

Con il progressivo aumento dell’aspettativa di vita, aumenta anche la necessità di ricorrere alle protesi ortopediche per patologie dovute a invecchiamento, incidenti o disfunzionalità congenite. Il gruppo di ricerca di Elettromagnetismo Pervasivo di Ingegneria a Roma Tor Vergata, diretto dal professor Gaetano Marrocco, ha sviluppato una nuova tecnologia wireless applicabile a qualunque tipo di protesi che riesce a individuare e localizzare la presenza di micro-fratture, non rilevabili dall’esterno, prima che esse danneggino la protesi. “Ogni anno, più di 2,9 milioni di persone in tutto il mondo si sottopone a protesi articolari. Sebbene siano realizzate per durare anni, le statistiche rivelano che il 5%-10% di esse andrà incontro a cedimenti prematuri. Da qui l’importanza della revisione non invasiva delle protesi ortopediche- ha detto Marrocco- Per questo abbiamo trovato un modo per ‘incidere’ sulla protesi, come un ‘tatuaggio’, un sensore di frattura che trasmette all’esterno, in modalità wireless, informazioni sull’eventuale presenza di anomalie meccaniche superficiali”.


– LEGA FILO D’ORO: ATTUIAMO PERCORSO RIABILITATIVO PERSONALIZZATO

Un ‘filo prezioso’ che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno: è questo il concetto che dal 1964 ha ispirato sia il nome che l’attività della Lega del Filo d’Oro, fino a renderla il più importante punto di riferimento in Italia per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. “Desideriamo continuare a crescere, così da poter offrire adeguata assistenza e riabilitazione a sempre più persone in tutta Italia- ha dichiarato Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro- Il metodo è fondato sulla consapevolezza che ogni persona presenta capacità, peculiarità e problematiche differenti, in base alle quali l’ente costruisce un percorso educativo riabilitativo personalizzato volto a valorizzare le potenzialità di ciascuno e messo a punto da un’equipe interdisciplinare con il coinvolgimento fondamentale della famiglia”.

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