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Al Festival di Berlino Paolo Taviani in concorso con ‘Leonora Addio’

Alla kermesse fuori concorso anche Dario Argento con 'Occhiali neri' e Francesco Costabile con 'Una femmina'

Pubblicato:19-01-2022 12:59
Ultimo aggiornamento:19-01-2022 13:05

PAOLO_TAVIANI
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ROMA – “È proprio una bella notizia che il Festival di Berlino si farà in presenza. Sì, è una bella sfida ai virus che ci perseguitano. È il cinema che combatte e Berlino è un Festival che non si scoraggia e cerca sempre il nuovo del cinema nel mondo. Buona fortuna allora al direttore Carlo Chatrian e ai suoi collaboratori. E a tutti noi!”. Con queste parole Paolo Taviani accompagna la notizia del suo film ‘Leonora Addio‘ al Festival di Berlino (10-20 febbraio), unico film italiano in Concorso. Il film racconta la rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla tribolata sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte.

Il grande scrittore siciliano morì a Roma il 10 dicembre 1936 e nel suo testamento lasciò precise disposizioni: “Sia lasciata passare in silenzio la mia morte. Agli amici, ai nemici preghiera non che di parlarne sui giornali, ma di non farne pur cenno. Né annunzi né partecipazioni. Morto, non mi si vesta. Mi s’avvolga, nudo, in un lenzuolo. E niente fiori sul letto e nessun cero acceso. Carro d’infima classe, quello dei poveri.
Nudo. E nessuno m’accompagni, né parenti, né amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta. Bruciatemi. E il mio corpo appena arso, sia lasciato disperdere; perché niente, neppure la cenere, vorrei avanzasse di me. Ma se questo non si può fare sia l’urna cineraria portata in Sicilia e murata in qualche rozza pietra nella campagna di Girgenti, dove nacqui”.

Ma le cose, come mostra il film, non andarono proprio così. “Il grottesco delle ceneri sballottate dal caso e dalla stupidità umana pare uscito dalla stessa penna di Pirandello: il paradosso, il ridicolo che scivolano nell’assurdo”, ha dichiarato Paolo Taviani.


A chiudere il film, l’ultimo racconto di Pirandello scritto venti giorni prima di morire: ‘Il chiodo’ dove il giovane Bastianeddu, strappato in Sicilia dalle braccia della madre e costretto a seguire il padre al di là dell’oceano, non riesce a sanare la ferita che lo spinge a un gesto insensato.

“La vivacità e la capacità di mettersi in gioco di un grande regista come Paolo Taviani, che ha accettato in un momento così incerto di gareggiare con la sua ultima opera, infonde coraggio e speranza per il nostro cinema. Il suo sentimento e le sue riflessioni riescono a generare un racconto denso di chiaroscuri, di illuminazioni e zone d’ombra come solo i Maestri sanno fare”, ha dichiarato Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema.

‘Leonora Addio’ – in sala il 17 febbraio distribuito da 01 Distribution – girato in Sicilia e negli studi di Cinecittà, è interpretato da Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Becker, Claudio Bigagli. A firmare regia, soggetto e sceneggiatura Paolo Taviani, mentre le musiche sono di Nicola Piovani.

A BERLINO 72 DARIO ARGENTO AL FESTIVAL CON ‘OCCHIALI NERI

Come già annunciato ci sarà anche Dario Argento alla Berlinale con ‘Occhiali Neri’, il nuovo e atteso film del Maestro dell’horror nonché icona mondiale del cinema di genere, che ha segnato intere generazioni con il suo stile inconfondibile e senza tempo. La pellicola, con Ilenia Pastorelli, Asia Argento, Andrea Gherpelli e Xinyu Zhang, sarà presentata al 72esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino, nella sezione ‘Special Gala’.

“Roma. L’eclissi oscura il Sole in una torrida giornata di estate. È il presagio del buio che avvolge Diana – si legge sulla sinossi – quando un serial killer la sceglie come preda. La giovane escort, per sfuggire al suo aggressore, va a schiantarsi contro una macchina, perdendo la vista. Dallo choc Diana riemerge decisa a combattere per la sua sopravvivenza, ma non è più sola. A difenderla e a vedere per lei adesso ci sono Nerea, il suo cane lupo tedesco, e il piccolo Chin, sopravvissuto all’incidente. Il bambino cinese con i suoi grandi occhi, la voce dolce dall’accento straniero, il carattere di un ometto indipendente e indifeso allo stesso tempo, la accompagnerà nella fuga. Ossessionati dal sangue che li circonda, saranno uniti dalla paura e dalla disperata ricerca di una via di scampo, perché l’assassino non vuole rinunciare alle sue prede. Chi si salverà?”.

A BERLINO 72 COSTABILE RACCONTA VIOLENZA DONNE E ‘NDRAGHETA

Ci sarà anche una terza pellicola italiana a Berlino ’72, si tratta di Una femmina‘, il film d’esordio di Francesco Costabile che verrà presentato nella sezione ‘Panorama’. Una storia di violenza sulle donne, una storia di ribellione ed emancipazione all’interno di un contesto criminale, una storia di un piccolo paesino della Calabria liberamente ispirata al romanzo ‘Fimmine Ribelli. Come le donne salveranno il paese dalla ‘Ndrangheta‘ di Lirio Abbate (Edito da Bur Rizzoli) e alle vicende realmente accadute di Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, che hanno pagato un prezzo altissimo dopo aver voltato le spalle alla famiglia criminale.

“Non potevamo trovare un’anteprima internazionale più appropriata. ‘Una femmina’ è un film in cui la violenza sul corpo delle donne è al centro della narrazione. Quella di Rosa è la storia di tante donne che si ribellano a destini già segnati. Per me è un onore esordire in un Festival così attento alle politiche di genere. Siamo entusiasti per questo felice approdo”, ha dichiarato Costabile, che dirige un film scritto da Edoardo De Angelis, Lirio Abbate, Serena Brugnolo e Adriano Chiarelli.

‘Una femmina’ sancisce anche un altro debutto, quello della protagonista Rosa, che ha il volto di Lina Siciliano. Nel cast anche Fabrizio Ferracane, Anna Maria De Luca, Simona Malato, Luca Massaro, Mario Russo, Vincenzo Di Rosa e Fancesca Ritrovato. “Rosa è una ragazza inquieta e ribelle – si legge sulla sinossi – vive con sua nonna e suo zio in un paesino della Calabria, tra monti e fiumare secche. La sua quotidianità viene improvvisamente stravolta da qualcosa che emerge dal suo passato, un trauma che la lega indissolubilmente alla misteriosa morte di sua madre. Quando Rosa si ritrova vittima di un destino già segnato, decide di tradire la sua famiglia e cercare la propria vendetta di sangue. Ma quando questa famiglia è la ‘Ndrangheta ogni passo può rivelarsi fatale”.

‘Una femmina’ sarà nei cinema dal 17 febbraio, distribuito da Medusa Film.

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