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“Morte Sassoli? Una buonissima notizia”. Polizia individua il no vax autore del post

È un quarantenne residente nella provincia di Napoli ad aver scritto il messaggio in cui si rallegrava della scomparsa del presidente del Parlamento europeo

Pubblicato:19-01-2022 09:52
Ultimo aggiornamento:19-01-2022 09:52
Autore:

david sassoli
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ROMA – La Polizia di Stato, nell’ambito del monitoraggio informativo della rete internet effettuato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni a seguito della notizia della scomparsa del presidente dell’Europarlamento David Sassoli, su diversi canali Telegram, profili Facebook e Twitter (con l’hashtag #nessunacorrelazione), ha riscontrato la pubblicazione di numerosi messaggi d’odio, ispirati da teorie complottiste no vax secondo le quali Sassoli sarebbe morto a causa del vaccino.

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Tra i vari messaggi che hanno acquisito il carattere della “viralità” per il contenuto particolarmente sprezzante e lesivo della memoria del defunto presidente del Parlamento Europeo, ripreso anche dai principali organi di stampa, era emerso quello pubblicato dall’account ‘Ugo Fuoco’, che testualmente affermava: “Ogni tanto una buonissima notizia. Se ne va mr. ‘Il green pass non è discriminatorio’ Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie“.


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Approfondite verifiche hanno permesso ai poliziotti di identificare l’autore del post in un quarantenne residente nella provincia di Napoli, già denunciato per inosservanza delle misure sanitarie in materia di Covid. L’indagato è risultato anche amministratore di un canale Telegram con più di 30mila iscritti, sul quale l’interessato ha pubblicato numerosi messaggi di incitamento alla violazione delle disposizioni sulla gestione dell’emergenza pandemica da Covid-19.


Sulla base degli accertamenti informatici, il Compartimento Polizia Postale di Napoli ha deferito il presunto autore del messaggio lesivo della memoria di David Sassoli e, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, ha eseguito una perquisizione informatica, nel corso della quale sono state rinvenute tracce informatiche legate alla pubblicazione del messaggio d’odio nei confronti del defunto presidente del Parlamento Europeo.

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