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R.D. Congo, la polizia del Kivu annuncia l’arresto degli assalitori dell’ambasciatore di Attanasio

Ancora latitante la persona sospettata di aver sparato al diplomatico, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e a un autista Onu lo scorso febbraio

Pubblicato:19-01-2022 09:31
Ultimo aggiornamento:19-01-2022 18:38

luca attanasio
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ROMA – La polizia della Repubblica democratica del Congo ha annunciato di aver arrestato nell’est del Paese alcuni degli autori dell’agguato nel quale nel febbraio scorso sono stati uccisi l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, l’autista dell’Onu Mustapha Milambo e il carabiniere Vittorio Iacovacci. A comunicare i provvedimenti, ha riferito ieri la stampa locale, è stato il generale Aba Van Ang. L’annuncio è stato dato durante un incontro con alcuni giornalisti nella città di Goma, il capoluogo della provincia del Nord Kivu dove è avvenuta l’imboscata.


Secondo la ricostruzione della polizia, in relazione all’agguato e ad altri episodi sono stati arrestati esponenti di tre gruppi, due dei quali identificati con i nomi di Bahati e di Balume. La persona sospettata di aver aperto il fuoco sull’ambasciatore, individuata come Aspirant, sarebbe invece latitante ma in un luogo noto agli agenti. “Sappiamo dove si trova, speriamo di prenderlo” ha sostenuto il comandante.


L’annuncio è stato dato in presenza del governatore militare del Nord Kivu, il generale Constant Ndima Kongba, di fronte a sei uomini in manette, seduti per terra, all’aperto.
Stando a Van Ang, gli assalitori progettavano di rapire Attanasio per chiedere poi un riscatto da un milione di dollari. Per questo, l’uccisione dell’ambasciatore dopo l’agguato al convoglio del Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp) a bordo del quale viaggiava non sarebbe stata pianificata e sarebbe in seguito stata considerata un errore. Il generale ha aggiunto che le persone arrestate e i gruppi ai quali appartengono si sono resi responsabili di diversi rapimenti, anche di esponenti di organizzazioni umanitarie.

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