Capodanno a Roma, Mahmood e Mara Sattei danno forfait dopo la ‘censura’ a Tony Effe: “Non ci saremo”

Mahmood era stato invitato insieme all'ex Dark Polo Gang e a Mara Sattei, sui social le rinunce dopo l'esclusione di Tony Effe

Pubblicato:18-12-2024 14:49
Ultimo aggiornamento:19-12-2024 11:19

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ROMA – Mahmood e Mara Sattei hanno deciso di non partecipare più al Capodanno di Roma, in programma al Circo Massimo, dopo l’esclusione dalla kermesse del rapper Tony Effe, decisa dal Comune dopo le polemiche montate nei giorni scorsi. Entrambi lo hanno fatto sapere attraverso le loro pagine social. Mahmoo e Sattei, con una storia su Instagram, erano stati invitati insieme all’ex Dark Polo Gang.

“Ho aspettato fino all’ultimo poiché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all’esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma“, ha scritto Mahmood. “Ritengo sia una forma di censura– sottolinea- per cui decido di non partecipare al Capodanno della Capitale”. Poi conclude con una riflessione: “Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d’arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura”.

Mara Sattei, a sua volta, ha scritto: “Date le decisioni prese in merito al Capodanno di Roma, anch’io non prenderò parte all’evento. Non trovo corretto impedire ad un artista di esibirsi, privandolo della sua libertà di espressione”.


EMMA MARRONE: “FORMA DI CENSURA VIOLENTA”

Sui social è intervenuta sulla questione anche Emma Marrone: “Trovo che davvero un brutto gesto escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma privando un ragazzo do esibirsi nella sua città. Non è una cattiva persona e non ha fatto male a nessuno”. L’artista ha aggiunto: “Ma è altrettanto un brutto gesto nei confronti della musica tutta e dell’arte in generale. Una forma di censura ‘violenta’ che alle soglie del 2025 non si può tollerare e giustificare”. Dello stesso parere Noemi: “Penso che censurare gli artisti non sia la soluzione. L’arte deve restare un luogo di espressione anche quando fa discutere”. E anche Giorgia: “La musica è espressione di libertà, di chi la fa ma anche di chi l’ascolta, che può scegliere se ascoltarla o no. La censura, la storia lo dimostra, non è mai una soluzione ma di solito l’inizio di un tunnel che non porta mai alla luce”.

E su Instagram ha scritto pure Vasco Rossi: “Penso che censurare gli artisti non sia la soluzione. L’arte deve restare luogo di espressione anche quando fa discutere“.

LAZZA: “IN ITALIA SI CERCA SEMPRE UN COLPEVOLE”

Anche Lazza ha commentato, sui social, l’esclusione di Tony Effe, scagliandosi contro chi non capisce niente di musica, di chi fa rap in particolare, che finisce spesso additato per una cosa o per l’altra. Lazza cita anche Geolier, parla di censura e sostiene che in Italia si cerca sempre “un colpevole”. Ecco le parole del rapper: “Io spesso ci provo a farmi gli affari miei ma certe cose mi fanno passare la voglia. Ogni volta che qualcuno del rap viene infilato in una situazione mainstream si cerca sempre di additarlo per qualcosa o farlo passare per coglione. Geolier non va bene, è napoletano, canta solo in dialetto. E Geolier ve l’ha messa nel c..o, e godo. Tony Effe è misogino, è violento, e non va bene. E anche Tony Effe ve la metterà nel c..o. Smettetela di censurare il lavoro degli altri perchè non lo ritenete tale e allora cercate delle scuse per darvi ragione, siete voi che non capite. Perdonate lo sfogo. A Woodstock c’era gente nuda tutta fatta, però nascondiamoci pure dietro il ‘eh erano altri tempi’. Senza contare che oggi tanti pensano di ospitare un rapper con l’idea di fargli un favore quando in realtà è proprio l’esatto contrario. Odio l’Italia perchè si sta bene solo se trovi un colpevole”.

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