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Egitto, l’Europarlamento chiede l’embargo delle armi e sanzioni individuali

Risoluzione senza precedenti del Parlamento Ue, con cui si sanzionano le violazioni dei diritti umani in Egitto

Pubblicato:18-12-2020 15:26
Ultimo aggiornamento:19-12-2020 15:41

giulio regeni
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ROMA – Il Parlamento europeo ha approvato con 434 voti favorevoli, 49 contrari e 202 astenzioni una risoluzione senza precedenti, con cui si sanzionano le violazioni dei diritti umani in Egitto “per mano delle autorita’ statali e delle forze di sicurezza”, e con cui si chiede agli Stati membri di imporre un embargo sulle armi e valutare sanzioni individuali contro i responsabili delle violazioni.

Il Parlamento, denunciando “il deterioramento dei diritti umani e la repressione dei difensori dei diritti”, ha condannato con forza “il rapimento, la tortura e l’omicidio nel 2016 del ricercatore Giulio Regeni” nonche’ l’arresto degli Attivisti dell’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), tra cui lo studente dell’Universita’ di Bologna, Patrick Zaki, arrestato lo scorso 7 febbraio, e di cui si domanda “l’immediato rilascio”.

Sul caso Regeni, i deputati hanno scritto: “Deploriamo il tentativo delle autorita’ egiziane di fuorviare e ostacolare i progressi nelle indagini”. La risoluzione, proposta dal gruppo dei Socialisti e democratici (S&D), Renew, Verdi e Gue, chiede quindi “un’indagine indipendente e trasparente su tutte le violazioni dei diritti umani nel paese, per assicurare che i responsabili siano chiamati a risponderne”, quindi si incoraggiano le istituzioni europee a “valutare la possibilita’ di adottare misure restrittive nei confronti di funzionari egiziani di alto livello responsabili delle violazioni piu’ gravi”. Inoltre si esorta “una revisione profonda e completa delle relazioni dell’Ue con l’Egitto” che preveda anche “la limitazione degli aiuti dell’Ue”, condizionandoli ai “progressi nella riforma delle istituzioni democratiche, dello Stato di diritto e dei diritti umani”


Agli Stati membri il Parlamento europeo chiede di interrompere la vendita di “armi, tecnologia di sorveglianza e altre attrezzature di sicurezza” nonche’ di “tutti quei prodotti che potrebbero essere utilizzati dalle autorita’ egiziane per la repressione, la tortura o la pena capitale”. Infine, “si ricorda che l’Ue ei suoi Stati membri non devono assegnare premi ai leader responsabili di violazioni dei diritti umani”, un riferimento che ricorda la Legion d’Onore consegnata dal presidente francese Emmanuel Macron al suo omologo egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi al termine del suo recente viaggio a Parigi. Proprio la visita ufficiale di Al-Sisi in Francia avrebbe contribuito ad accelerare l’iniziativa odierna al Parlamento europeo: da mesi diversi eurodeputati premevano per discutere una risoluzione d’urgenza per sollevare il caso di Patrick Zaki e piu’ in generale l’aumento degli arresti contro i dissidenti nel Paese arabo.

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