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Oggi webinar del Comitato madri contro la violenza istituzionale sul caso Frida

Mamme: "Legge 54 va abolita, è patria potestà violenta"

Pubblicato:18-12-2020 14:31
Ultimo aggiornamento:18-12-2020 17:44
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MADRI_UNITE_CONTRO_VIOLENZA
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ROMA –  Oggi pomeriggio, alle 17.30, in diretta sulla pagina Fb ‘Il Comitato Madri Unite contro la Violenza Istituzionale‘ promuove il webinar ‘La feroce Violenza istituzionale su madri e bambini: una sentenza del tribunale di Venezia discriminatoria verso le madri’. Partecipano, tra gli altri, la deputata Veronica Giannone, l’avvocato Andrea Coffari e la psicologa e psicoterapeuta nonche’ consulente di parte in difesa delle donne e dei minori nei procedimenti di affido, Bruna Rucci. Cosi’ in una nota stampa il Comitato. “Durante il webinar- dichiarano le mamme del Comitato- sara’ affrontata la recente sentenza discriminatoria che ha come vittima Frida“.

La mamma ‘coraggio’ dichiara: “La mia storia è purtroppo l’emblema di un sistema patriarcale in virtù del quale un uomo puo’ in qualsiasi momento decidere di riconoscere un figlio che non aveva voluto e di cui si e’ disinteressato completamente, ma soprattutto e’ l’emblema di una bigenitorialita’ che viene imposta a forza senza la minima considerazione del contesto familiare e delle situazioni di violenza. Ho denunciato e continuo a denunciare la violenza subita da parte delle Istituzioni che avrebbero dovuto proteggere me e la mia bambina. La sentenza afferma che corrisponde all’interesse di mia figlia essere riconosciuta dal mio ex, in assenza di accertamento biologico, ma in virtu’ di una valutazione di idoneita’ di un Ctu. Il tribunale affida una bambina splendida che ha sempre vissuto serenamente con la sua mamma ai Servizi Sociali e dispone che debba vedere il padre. Si tratta di una sentenza punitiva che mi condanna addirittura al pagamento delle spese processuali e al risarcimento danni nei confronti del mio ex per un importo di circa 40000 euro. Vengo condannata per lite temeraria a causa di un procedimento che non ho richiesto io e nel quale mi sono semplicemente difesa, com’era mio diritto”.


Proseguono le mamme del Comitato: “Ancora una volta dunque assistiamo basite al corto circuito della giustizia che invece di proteggere le vittime le perseguita e mortifica per anni, attaccando non solo come in questo caso il diritto alla difesa ma anche i piu’ elementari diritti costituzionalmente garantiti, il tutto in totale contrasto con gli incentivi a denunciare che vengono rivolti continuamente alle donne senza che tuttavia venga spiegato loro che dopo la denuncia saranno completamente sole e costrette stavolta a lottare non solo contro il violento ma contro le stesse Istituzioni che le avevano invitate a denunciare, sottoposte quindi ad una rivittimizzazione feroce, costante e continuativa nonche’ ad una violenza economica senza precedenti. Dobbiamo altresi’ ancora una volta denunciare- incalzano- come vengano completamente e costantemente disapplicate le Convenzioni internazionali come quella di Istanbul (che e’ legge dello Stato n. 77/2013) e di New York sui diritti dei fanciulli. Tutti questi e altri temi saranno trattati nella nostra diretta compresa la valutazione, insieme agli esperti, di una possibile modifica legislativa affinche’ le mamme e i loro bambini siano finalmente e realmente tutelati da un sistema che invece ad oggi si e’ purtroppo ‘perfezionato e ulteriormente inferocito’ con la ratifica della Legge 54 del 2006 e il suo concetto di bigenitorialita’ obbligatoria, legge di cui il nostro Comitato- concludono- chiede la abolizione, e che di fatto ha ripristinato invece il concetto di patria potesta’ violenta”.

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