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Comunali Napoli, Sarracino (Pd): “Nessuna prova d’intesa con de Magistris”

Nell’incontro di ieri a Palazzo San Giacomo è stato valutata l'ipotesi di rientro da parte del Partito democratico in Città metropolitana

Pubblicato:18-12-2020 15:33
Ultimo aggiornamento:18-12-2020 15:33
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di Marco Santangelo

NAPOLI – “Non c’è stata alcuna prova d’intesa tra il Pd e de Magistris nell’incontro di ieri a Palazzo San Giacomo né si è cercato un accordo per le comunali di Napoli. L’oggetto dell’incontro era la Città metropolitana e c’è stato un ragionamento attorno all’ipotesi di un rientro da parte del Partito democratico”. È quanto ha dichiarato alla Dire Marco Sarracino segretario metropolitano del Partito democratico di Napoli.

“Un eventuale accordo istituzionale – ha aggiunto – si fa solo con il coinvolgimento di tutte le forze politiche e solo allora valuteremo di ricostituire il patto”. Il segretario dem ritiene infattibile, per ora, il tentativo di ricucire i rapporti in Città metropolitana dove lo scorso 16 ottobre il Pd ha restituito le deleghe sulla base di un presunto accordo tra de Magistris e Forza Italia in vista dell’approvazione del bilancio in Consiglio comunale. Stante il patto, la delega all’Urbanistica del Pd sarebbe passata a Forza Italia per garantire l’appoggio dei berlusconiani all’approvazione del bilancio. “Come vedo questo retroscena? Il centrodestra ha salvato il sindaco votando a favore, mi limito a questo giudizio. Un accordo del genere – ha sottolineato Sarracino – può esserci stato visto che, normalmente, l’opposizione non avrebbe mai salvato il sindaco”.
Sul motivo del distacco del Pd dalla maggioranza dell’ente di piazza Matteotti il segretario metropolitano ha quindi ribadito un altro dei punti centrali di rottura: “Il Pd era opposizione in Comune e maggioranza in Città metropolitana e ho risolto questa situazione rimettendo le deleghe e passando in opposizione perché avevano trasformato quell’accordo in un patto politico e istituzionale. Di conseguenza – ha concluso – abbiamo predicato in Consiglio comunale e in Città metropolitana la discontinuità rispetto ai 10 anni di de Magistris, il nostro è stato un atteggiamento di coerenza”.


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