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VIDEO | Maxi operazione antidroga a Trapani, 12 arresti

Per gli investigatori della Dda di Lecce i gruppi criminali erano pronti a tutto pur di controllare i traffici illeciti

Pubblicato:18-12-2019 17:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:46
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BARI – Le dodici persone, tre italiane e nove albanesi, arrestate dai finanzieri del comando di Taranto, per associazione per delinquere finalizzata al traffico transnazionale e alla detenzione illecita di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva e alterazione di arma da sparo, sarebbero componenti di “sodalizi criminali” dediti non solo alla importazione da Albania e Olanda di ingenti quantitativi di droga ma anche alla raffinazione, al confezionamento e allo smercio.

Le piazze contese dai tre gruppi sono quelle della città del Salento: Taranto, Lecce e Brindisi. La base logistica invece è stata individuata nei quartieri Paolo VI, Salinelle e Tamburi di Taranto dove vi erano aree di stoccaggio e raffinazione della droga. Attività possibili grazie alla collaborazione tra esponenti locali della criminalità organizzata e albanesi.

Per gli investigatori della Dda di Lecce, i gruppi erano non solo “con una forte connotazione verticistica” ma anche pronti a tutto pur di controllare i traffici illeciti, persino a usare armi da guerra. Per la procura di Taranto, in una particolare occasione un gruppo era pronto a tendere un’imboscata al rivale inscenando un finto posto di blocco della polizia per rubare il carico di cocaina da 40 chili.


Gli arrestati usavano nickname per comunicare tra di loro che venivano cambiati di frequente per evitare di essere intercettati o identificati. Le indagini sono iniziate dopo una perquisizione dei finanzieri dove furono rinvenute armi e droga.

Da allora a oggi sono stati sequestrati complessivamente, 5 tonnellate di marjuana, 15 chilogrammi di eroina, 2 chilogrammi di cocaina e 1 chilogrammo di hashish, nonché 2 gommoni, 3 autovetture, 2 pistole con matricola abrasa e diverse centinaia di proiettili.

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