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Genova, Salini-Fincantieri ricostruirà il ponte: sì a progetto Renzo Piano, sarà a forma di nave

GENOVA - La ricostruzione di Ponte Morandi sarà affidata alla cordata Salini Impregilo-Fincantieri-Italferr, il cui progetto prende le mosse dal

Pubblicato:18-12-2018 14:32
Ultimo aggiornamento:18-12-2018 14:32

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GENOVA – La ricostruzione di Ponte Morandi sarà affidata alla cordata Salini Impregilo-Fincantieri-Italferr, il cui progetto prende le mosse dal disegno di Renzo Piano. L’annuncioufficiale del sindaco e commissario Marco Bucci è arrivato nel pomeriggio al termine del Consiglio comunale, ma già stamattina il quadro era chiaro, ancor più dopo che l’account Twitter del primo cittadino ha ritwittato (e cancellato poco dopo) alcuni articoli della stampa locale che danno per fatto l’affidamento dei lavori.

La società di scopo a cui verrà spetterà la ricostruzione sarà composta paritariamenete da Salini Impregilo e Fincantieri e si chiamerà “Per Genova”. Mentre a Italferr spetterà la progettazione sulla base di quanto previsto da Renzo Piano che, tuttavia, non dovrebbe essere coinvolto direttamente nei lavori. Alla fine, dunque, sembra vincere il governo. Niente da fare per le proposte di Cimolai in partnership con l’architetto Santiago Calatrava, nonostante fossero più suggestive, ritenute migliori dal punto di vista tecnico dagli esperti del collegio e della struttura commissariale per la ricostruzione e più avanzate da quello progettuale.

Il primo cittadino non è riuscito nel suo primo intento, quello di far collaborare, fianco a fianco, due grandi antagonisti nel settore delle costruzioni ma soprattutto due archistar artisticamente rivali del calibro di Piano e Calatrava. E così ha dovuto scegliere, andando incontro ai desiderata del ramo pentastellato del governo, privilegiando l’acciaio autoctono di Fincantieri e la firma locale di Renzo Piano, ben sponsorizzata anche dal governatore ligure Giovanni Toti.


Il “cherry picking” in parte sfruttato per comporre il “team della demolizione”, questa volta non ha dato i frutti sperati. Il gruppo “Per Genova”, in ogni caso, deve correre ai ripari, colmando il gap che lo separava in partenza da chi è stato comunque sconfitto al ballottaggio: il progetto deve essere affinato, bisogna alleggerire di qualche pilone il disegno del senatore a vita e, soprattutto, accelerare i tempi che inizialmente parlavano di 12 mesi per la sola ricostruzione. A disposizione ce ne sono solo nove. Il nuovo ponte, infatti, seguendo il cronoprogramma fissata da Bucci, dovrà essere ben visibile, se non già finito, a Natale 2019.

Ma la fase di ricostruzione, che almeno all’inizio si compenetrerà con l’ultima parte della demolizione, non partirà fino al 31 marzo. Sempre che nel frattempo non intervenga una pioggia di ricorsi dagli sconfitti. O che, quantomeno, i ricorsi non siano accompagnati da richieste di sospensiva dei lavori.

BUCCI: FINE 2019 NUOVO PONTE FINITO MA NON ACCESSIBILE

La posa della prima pietra per la costruzione del nuovo viadotto sul Polcevera a Genova avverrà tra “febbraio e marzo. I lavori dureranno complessivamente 12 mesi, la costruzione verrà completata in 9 mesi mentre altri tre mesi saranno dedicati ai collaudi. A fine 2019, quindi, avremo il ponte costruito ma non sarà ancora accessibile”. Lo annuncia il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione di Ponte Morandi, Marco Bucci, nel corso della conferenza stampa in cui ha ufficializzato l’assegnazione dei lavori di ricostruzione a Salini Impregilo, Fincantieri e Italferr. A quest’ultimo, il primo cittadino spiega che verrà affidata “tutta l’ingegnerizzazione, ovvero la redazione del progetto definitivo ed esecutivo sull’idea progettuale dell’architetto Renzo Piano”, che sarà supervisore tecnico di tuti i lavori.

Il sindaco-commissario tiene a sottolineare che “l’integrazione del progetto di ricostruzione con quello di demolizione deve iniziare fin da subito, ancora prima dei lavori veri e propri di ricostruzione. L’interazione deve essere completa, anche per quello spero di poter affidare un unico appalto entro la fine dell’anno”. Resta ancora in dubbio se il nuovo viadotto sarà integrabile con il progetto della Gronda: “Spero di potervi rispondere tra un paio di mesi”. 

Un ponte “a forma di nave”

Tra i criteri che hanno orientato la scelta, spiega il sindaco, ci sono “qualità, manutenzione, estetica, costi, tempi realizzazione e rischi. Ma non abbiamo fatto nessuna gara e quindi abbiamo scelto senza fare confronti diretti”. Bucci sintetizza anche le caratteristiche del ponte, per cui “non abbiamo ancora il nuovo nome ma ci daremo da fare”, che verrà realizzato in parte in acciaio e in parte in calcestruzzo. “Il progetto prevede una forma di nave che richiama il nostro ambiente. Ci saranno sei corsie, due per senso di marcia più una di emergenza. E ci sarà anche un percorso pedonale per consentire l’ispezione e la manutenzione dei pannelli solari. Vedo questo ponte molto vicino alla realtà dei genovesi e dei liguri: solido, ben piantato, che va avanti passo dopo passo e raggiunge l’obiettivo, in modo funzionale e bello ma nel nostro stile, ovvero rimboccandosi le maniche e senza fare troppo pubblicità”. Infine, Bucci sottolinea che “la struttura commissariale è contenta del risultato raggiunto. Ha partecipato l’eccellenza delle aziende italiane e straniere del settore presentando progetti tutti di altissimo livello. Ringrazio tutti. Questa cosa fa onore a Genova e alla visibilità che abbiamo in questo periodo”.

TOTI: AVANTI TUTTA CON RICOSTRUZIONE, COMPLIMENTI A BUCCI

“Dopo il cantiere per la demolizione del ponte Morandi, ora avanti tutta per la ricostruzione”. Sono le parole di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per l’emergenza dopo il crollo del ponte Morandi, subito dopo la pubblicazione del decreto che affida a Fincantieri, con Salini Impregilo e Italferr, la ricostruzione del ponte. “Altre promesse mantenute nei tempi stabiliti. Così Genova riparte e fa un altro passo decisivo e importantissimo verso il suo futuro“, scrive su twitter il presidente. Un futuro “per cui noi lavoriamo tutti i giorni perché possa essere sempre meglio e all’altezza dei cittadini di questa meravigliosa regione”. Toti poi si complimenta anche con Marco Bucci, sindaco d Genova e commissario per la ricostruzione del ponte: “I miei più sinceri complimenti per il gran lavoro fatto fino a ora, convinto che porterà Bucci avanti questo importante progetto con l’impegno e la serietà che lo contraddistinguono”.

TONINELLI: ECCELLENZA PUBBLICA ASSIEME A GRANDE PRIVATO

“È un momento molto importante. A una grande azienda privata si affianca l’eccellenza ingegneristica e costruttrice pubblica italiana. Parlo naturalmente di Fincantieri, ma anche di Italferr, impegnata già nella progettazione di viadotti importanti in Italia e nel mondo”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, commenta l’affidamento dei lavori della ricostruzione di Ponte Morandi a Salini Impregilo, Fincantieri e Italferr. “Il ponte di Genova sarà un ponte verso il futuro, quel futuro di riscatto e prosperità in cui il governo vuole portare tutta l’Italia”, chiosa il ministro.

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