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Nuovo blitz antibracconaggio alla Majella. Wwf: Per fortuna trovati pochi lacci

L'AQUILA - Dopo una prima esperienza, il mese scorso, nella fascia montana tra Caramanico Terme e San Valentino

Pubblicato:18-12-2015 16:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:43

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L’AQUILA – Dopo una prima esperienza, il mese scorso, nella fascia montana tra Caramanico Terme e San Valentino in Abruzzo Citeriore, guardie giurate e volontari del Wwf hanno partecipato a una nuova azione antibracconaggio in collaborazione con il Coordinamento territoriale per l’ambiente (Cta) di Guardiagrele del Corpo Forestale dello Stato e con il Parco Nazionale della Majella. L’azione, finalizzata a contrastare fenomeni di bracconaggio nell’area protetta e nelle zone circostanti, ha riguardato questa volta il monte Morrone.

orsoSotto la supervisione di graduati e agenti della Forestale, sono stati formati gruppi misti con guardie Wwf e dipendenti del Parco. I gruppi si sono mossi su percorsi concordati battendo a tappeto il territorio, alla ricerca soprattutto dei lacci che i bracconieri piazzano in punti strategici per catturare fauna selvatica con modalità vietate e crudeli. È capitato purtroppo in passato che i lacci abbiano ucciso anche animali particolarmente protetti per i quali tali sistemi abusivi di caccia rappresentano un gravissimo rischio, e ci riferiamo in particolare all’orso marsicano, specie simbolo dell’Abruzzo recentemente avvistata anche sul Morrone e al lupo, oltre che al cervo e al capriolo. Nelle ispezioni sono stati trovati pochi lacci, nessuno sistemato di recente e “armato”, pronto cioè a prendere in trappola gli animali di passaggio.

Corpo-Forestale (1)“È positivo che questa volta Forestali e volontari non abbiano trovato segni dell’attività recente dei bracconieri. Voglio illudermi- commenta la responsabile del Cta Clara D’Arcangelo- che stia aumentando la sensibilità nei confronti della natura e che il bracconaggio sia in fase di declino. In ogni caso la pratica dei controlli a sorpresa con un gran numero di persone, inaugurata in collaborazione con il Wwf e con altri nuclei di volontari, continuerà e sarà estesa all’intero perimetro del Parco della Majella”. “Per le nostre guardie giurate e per i nostri attivisti- commenta invece il delegato regionale del Wwf Luciano Di Tizio- è un onore partecipare a queste azioni. Speriamo di poter dare un contributo importante e sempre maggiore per la difesa della natura nel Parco e in tutta la Regione”.


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